Inter, il caso Dzeko: ‘Intrappolato. Inzaghi non è contento”
Inter, c’è il rebus Dzeko. Ancora “ostaggio” della Roma per mensilità arretrate. Inzaghi non è contento: voleva già allenare il bomber
INTER – Tiene banco il caso Dzeko. Già integrato nel mondo nerazzurro, ma non ancora ufficializzato. La Gazzetta dello Sport fa il punto.
“Il bosniaco è l’erede designato di Lukaku, eppure è intrappolato nella sua vecchia vita, circostanza che non fa felice né lui né il nuovo club. Nonostante visite, cena di squadra, corse ad Appiano e pure foto con gli ultrà della Nord con sciarpona nerazzurra in bella vista, il bosniaco non è ancora ufficialmente un giocatore dell’Inter. Dopo tre giorni in bilico, a meno di risoluzioni in extremis, non potrà giocare oggi pomeriggio l’ultima amichevole prima dell’esordio in campionato. C’è una mensilità arretrata che balla ancora con la Romaecrea uno stallo inatteso, fastidioso. Nel dettaglio, Edin avanza ancora dei pagamenti relativi al mese di luglio, meno di 400 mila euro, e non ha la minima intenzione di rinunciarvi: questione di principio, visto che lo scorso mese era un dipendente giallorosso”.
E la Roma? Il quotidiano spiega… “Chiede un gesto di responsabilità del giocatore, anche come forma di riconoscenza per il club che lo ha coccolato per sei stagioni. Il fatto che Pinto sia impegnato a Londra nella caccia all’erede dello stesso Dzeko non aiuta, ma di certo questo finale non è da commedia romantica. Inzaghi non può certo essere contento anche perché è il più penalizzato: avrebbe voluto allenare il nuovo 9 e, invece, si è dovuto limitare ad osservarlo nella prima seduta individuale”.