Da Messi a Ramos, fino a Lukaku: le dieci storie del mercato
Il calciomercato ha di fatto sganciato più di qualche bomba anche quest’anno. Ecco le dieci storie di questa sessione estiva
Le premesse del mercato di questa sessione estiva non erano delle migliori in termini di spostamenti. Si pensava ai pochi soldi in giro e ad un mercato ridotto all’osso. Di fatto è vero, i trasferimenti sono stati quantitativamente di numero inferiore rispetto agli altri anni, ma le sorprese non sono mancate affatto. Addii clamorosi ed inaspettati che hanno reso davvero molto particolare questa sessione. Ecco, pertanto, dieci storie che hanno caratterizzato questo calciomercato:
MESSI – Sicuramente il trasferimento dell’estate. Il suo rinnovo con il Barcellona, almeno secondo quanto filtrava da media, sembrava cosa fatta, ma alla fine la sorpresa. Passaggio a parametro zero al PSG di Al Khelaifi – che sta costruendo un dream team per poter arrivare alla tanto agognata Champions – e addio dopo ventuno anni di Barcellona.
SERGIO RAMOS – Anche in questo caso si parla di un addio inaspettato. Un rinnovo che non è mai decollato con il Real Madrid, a maggior ragione dopo l’acquisto di Alaba a parametro zero dei blancos. Anche lui si è accasato al PSG e sarà una delle colonne della squadra francese.
DONNARUMMA – Cresciuto nel vivaio del Milan, fatto esordire e diventato titolare alla giovanissima età di 16 anni e andato via – anche lui – a parametro zero sempre al solito PSG. Tante polemiche tra i tifosi, ma come per altri giocatori andati via dalle proprie società, uno dei migliori portieri al mondo e campione d’Europa con la Nazionale di Roberto Mancini, ha deciso di sposare altre ambizioni.
GREALISH – Tipica operazione di una squadra piccola, che fa una grande stagione, e che rivende i propri gioielli per finanziare bene il proprio mercato. Passa al Manchester City per la cifra record di 117 milioni di sterline e adesso potrà mostrare quanto di buono fatto la passata stagione in Premier League e anche in Nazionale, in una squadra che punta a vincere soprattutto in Europa.
CALHANOGLU – Rispetto ai nomi che hanno cambiato maglia, probabilmente è stata un’operazione ‘minore’, ma che ha fatto tanto rumore. Mancato rinnovo con il Milan e occasione raccolta dall’Inter a parametro zero, dopo i problemi avuti da Eriksen, per sostituire il danese. Il prossimo derby si preannuncia davvero rovente.
LUKAKU – Tra gli addii avuti questa estate da parte dell’Inter forse è stato più doloroso dal punto di vista sentimentale. Un giocatore che era stato elevato a futura bandiera del club e che d’improvviso, visti i problemi della società nerazzurra e visti i cambiamenti in termini di obbiettivi, ha deciso di ritornare nella squadra che lo aveva lanciato per prima al grande calcio, il Chelsea. 115 milioni di euro, la cessione più remunerativa del club e addio a quello che fino a pochi giorni fa era stato incoronato come il “Re di Milano”.
HAKIMI – Altra cessione dolorosissima per l’Inter. Anche in questo caso per poter arrivare ad un corposo attivo a bilancio in questa sessione di calciomercato. Una sola stagione in cui è riuscito a conquistare il cuore dei tifosi nerazzurri, per un giocatore fantastico che ha arato la fascia destra e determinato le partite. Adesso sarà il PSG a goderselo.
VARANE – Colpo del Manchester United che ha pagato 55 milioni al Real Madrid per portare a casa 4 Champions League ed un Mondiale. Anni di corteggiamento che hanno dato i suoi frutti soltanto adesso, per un altro canterano del Real Madrid, fatto esordire da Josè Mourinho e diventato uno dei difensori migliori al mondo. Farà coppia con Maguire per reparto che adesso diventa interessante.
SANCHO – Il Manchester United divide i gemelli del gol del Borussia Dortmund. Lui e Haaland avevano raggiunto un livello di intesa tale da riuscire a capirsi ad occhi chiusa. ‘From Sancho to Haaland’ recitavano sui social i tifosi tedeschi. Anche qui anni di corteggiamento prima di arrivare a buon fine. Vedremo che accoglienza avrà a Manchester, visto che Jadon è stato un figlio della parte blu della città. Quel City che non credette abbastanza nelle sue qualità e lo lasciò partire per la Germania.
ALABA – L’ennesimo giocatore cresciuto in una società – il Bayern Monaco in questo caso -, poi lasciata per maggiori guadagni, rifiutando il rinnovo. Stavolta è stato il Real Madrid a cogliere l’occasione per il difensore austriaco che garantisce a Carlo Ancelotti grande versatilità, visto che può giocare da terzino, da centrale e da centrocampista. Vedremo come si rapporterà ad una realtà complicata in termini di pressioni nella prossima stagione.