Inter, le grandi manovre d’attacco: Correa o Thuram? I tre indizi e la scelta

di Candido Baldini

INTER – Simone Inzaghi, a due giorni dall’inizio della sua prima stagione in nerazzurro, attende ancora rinforzi, soprattutto in attacco. Se è vero infatti che dopo la cessione di Lukaku è arrivato Dzeko, il reparto è ancora corto. Lautaro dovrà caricarsi sulle spalle la squadra, assumendosi la responsabilità di essere il punto di riferimento per i suoi compagni. Poi ci sono Sanchez (spesso out per infortunio) e Pinamonti (in uscita).

Troppo poco per una squadra che, nonostante quanto accaduto con il mercato in uscita, cercherà comunque di difendere con tutte le sue forze il titolo (e raggiungere così la seconda stella) e che tenterà di dare una svolta rispetto alla recente storia europea. E allora i nomi sono i soliti. Al duo Correa e Zapata recentemente si è aggiunto Thuram.

Ma il destino sembra essere segnato. Seguiamo quindi gli indizi (ne servono tre per fare una prova). Inzaghi conosce benissimo Correa, dopo l’esperienza alla Lazio. Il tecnico ha fatto dell’argentino la sua fonte di imprevedibilità e di fantasia in attacco. Il prototipo ideale della seconda punta moderna, rapido e al contempo fisico (1,87cm). Abile nell’assist, anche se con pochi gol nel repertorio. 

Correa (indizio numero 2) adora Inzaghi, suo padre calcistico (anche se l’allenatore si definisce un “fratello maggiore” per i suoi giocatori) che lo ha fatto esplodere nel triennio biancoceleste. È Il giocatore avrebbe già fatto capire che non ci penserebbe un attimo a raggiungerlo a Milano. E chi potrebbe opporsi, del resto, al ricongiungimento di questo legame? Non Lotito (indizio 3), che seppur metterebbe volentieri i bastoni tra le ruote al figliol prodigio Inzaghi che lo ha abbandonato infrangendo una promessa, deve fare i conti con una questione pressante. L’indice di liquidità impedisce di regalare rinforzi ad uno scalpitante quanto poco paziente Sarri. Insomma, bisogna vendere. E Correa è l’unico candidato. 

I presupposti quindi ci sono, e anche il contesto sembra aiutare questa soluzione. Zapata (notizia odierna) starà fuori un mese per infortunio. Thuram intriga, ma sarebbe un adattato nel ruolo di prima punta. Lautaro sarà l’erede di Lukaku in termini di leadership e carisma, ma per aumentare il numero di reti necessita di una spalla che lo assista. E non sarà Sanchez a svolgere tale ruolo, per i motivi di cui sopra.

E allora tutto sembra dire Correa. Questo matrimonio s’ha da fare.