Esordio da incorniciare per l'Inter di Simone Inzaghi, che a San Siro stende il Genoa con un rotondo 4-0 e tante prestazioni individuali da incorniciare. Di seguito le pagelle dei nerazzurri.
Handanovic 6: Il lavoro dei sogni? Probabilmente quello del capitano dell’Inter nella prima frazione di gara, che poi è simile a quello che farebbe un turista in vacanza su una spiaggia tropicale, cioè relax totale. A inizio secondo tempo un timido sussulto del Genoa, ma il numero uno nerazzurro ci mette una pezza. SPETTATORE.
Skriniar 8: Le vacanze sono finite e il buon Milan fa suonare subito la campanella della prima ora al minuto 6’, tanto per far capire come funzionino le cose in casa dei campioni d’Italia. Partita magistrale dello slovacco che, dopo aver sbloccato la gara, blocca sul nascere anche i (pochi) timidi tendativi d’avanzata dei liguri. CERTEZZA.
De Vrij 7: Difensivamente parlando, gara senza patemi per il buon Stefan, ma questa non è di certo una novità. Interessante invece notare la nuova indicazione tattica di Inzaghi, che ha liberato Brozovic dal ruolo di regista unico, affidando al difensore olandese il compito di smistare la palla in occasione delle ripartenze dal fondo. Nel complesso, il solito affidabilissimo De Vrij. REGISTA.
Bastoni 7: Il bambin prodigio è ormai diventato grande, e in difesa gioca con la sicurezza di chi ha vinto uno scudetto da assoluto protagonista. Il Genoa prova in più occasioni a sfondare dalla sua corsia, ma il numero 95 non si fa mai trovare impreparato. Degna di menzione la cavalcata di 60 metri sul finale di primo tempo, che agli occhi dei tifosi nerazzurri avrà ricordato la galoppata di Zanetti in un derby di tanto tempo fa. MATURO. (Dal 84’) Dumfries 6.
Darmian 7,5: Hakimi chi? Scherzi a parte, l’ex United ha dato vita a una gara magistrale sulla corsia di destra, coprendo quando c’era da coprire e spingendo quando c’era da spingere, senza mai sbagliare un pallone. Non avrà lo charme esotico del magrebino, ma il ragazzo resta uno degli acquisti più azzeccati degli ultimi anni in casa Inter. SICUREZZA.
Barella 7,5: Partita iniziata con qualche affanno per il campione d’Europa, che forse stava ancora smaltendo la sbornia con cui si è presentato davanti al Presidente della Reppublica. Col passare dei minuti però, il polmone del centrocampo interista ha iniziato a carburare, diventando imprendibile per la compagine ligure. Tanto cuore ma anche tanto cervello per Barella, come dimostrato dal colpo di tacco che permesso a Vidal di segnare il gol del 3-0. MOTORE. (Dal 77’) Vecino 6.
Brozovic 7: Forse un po’ oscurato dalle prestazioni mostre dei suoi compagni di reparto, ma anche oggi il regista nerazzurro ha garantito ordine e sicurezza a tutta la squadra. La sua presenza è tangibile anche quando non spicca per qualche giocata in particolare come oggi, ma si conferma imprescindibile per i sogni di questo gruppo. CERVELLO.
Calhanoglu 8,5: La prima partita ufficiale a San Siro non è mai una passeggiata, a maggior ragione dopo un recentissimo passato con la maglia dei cugini rossoneri. Nulla di tutto questo per Hakan, che in campo ha incantato dal primo all’ultimo minuto, servendo l’assist per il gol di Skriniar e siglando poi il raddoppio con una rasoiata da fuori area. Sull’altra sponda del Naviglio fanno finta di nulla, ma a noi sembra di aver pescato un potenziale fuoriclasse. TALENTO. (Dal 77’) Satriano 6.
Perisic 6,5: Il voto potrebbe dare la sensazione di una partita così così per Ivan il terribile, ma è il motivo è che da uno che ha vinto ovunque come lui è lecito aspettarsi sempre qualcosa in più. Il croato svolge egregiamente entrambe le fasi così come da copione, ma forse è un po’ timido in area avversaria. La bandierina dell’assistente gli nega la gioia del gol, ma in una serata perfetta come questa va bene anche questo. Può fare di più, ma anche così resta tanta roba. SPINTA. (Dal 68’) Di Marco 6,5: Il ragazzo è l’erede designato di Perisic, è la prestazione odierna conferma le ottime sensazioni su di lui. Tanta spinta e tanta voglia di mettersi in mostra: con qualche minuto in più nelle gambe potrà davvero sorprendere. VOGLIOSO.
Sensi 5,5: L’esperimento da trequartista ha senso, la prestazione del numero 12 però non riesce a convincere. La prestazione di Sensi non è stata in linea con quelle dei suoi compagni di squadra, nettamente più in partita dell’ex Sassuolo. C’è da lavorare ma, infortuni permettendo, l’Inter potrebbe aver pescato il suo jolly. RIMANDATO. (Dal 68’) Vidal 6,5: Per il cileno deve essere la stagione del riscatto, e come inizio non c’è male. Suo il gol del 3-0 che mette in cassaforte il risultato, e nei minuti restanti è riuscito a dare ordine al reparto centrale. RINASCITA.
Dzeko 8: Lukaku è ormai un ricordo, e con questo Dzeko potrebbe svanire prima del previsto dalle menti dei tifosi nerazzurri. Una partita pulita e tatticamente perfetta per l’ex giallorosso, che è riuscito a smistare palloni ai suoi compagni come se giocassero insieme da una vita. Il gol allo scadere è la ciliegina sulla torta, che non può di certo mancare se guidi l’attacco dei campioni d’Italia. NOVE.