Gol, assist e sacrificio: Calha l’ottomano si è già preso l’impero Inter
Una prova da one man show quella di Hakan Calhanoglu all’esordio in nerazzurro contro il Genoa: gol, assist, sacrificio difensivo
Una prova da one man show quella di Hakan Calhanoglu all’esordio in nerazzurro contro il Genoa. L’assist, il gol (nei primi 13 minuti), ma non soltanto, come sottolineato oggi dal Corriere dello Sport. L'ex Milan non si è fermato a quella doppia perla. Ha continuato a giocare, a sviluppare la manovra, a costruire, ma anche a coprire. Perché quella è una delle sue caratteristiche: la disponibilità al sacrificio. Se c’è da rincorrere qualcuno, non si tira indietro, anzi. Inzaghi lo apprezzava in tempi non sospetti anche per questo.
Certo occorrono conferme. “Perché se tutti riconoscono certe doti a Calhanoglu, vale anche per il suo difetto principale: la continuità. Non si sbaglia, infatti, nel sostenere che tutte le sue 4 annate al Milan siano state altalenanti”, si legge proprio sul Corriere. Fargli trovare la giusta continuità è la nuova missione di Inzaghi. Che intanto si coccola un centrocampista dimostratosi totale, che probabilmente ha meno qualità pura del “suo” Luis Alberto, ma maggiore disponibilità difensiva: un potenziale enorme per farlo rendere al meglio, dunque.
Curioso anche l'esperimento di Inzaghi di farlo partire come interno sinistro del suo centrocampo per poi farlo sporadicamente alzare da “dieci” sulla linea dell'altro trequartista, Sensi. Un tatticismo che col rientro di Lautaro Martinez si vedrà meno ma che, in corso d'opera, potrà certamente risultare utile, come è successo contro il Genoa, quando Ballardini non è riuscito a rimarginare la voragine creata da questa sorpresa.
L'immediato adattamento al suo nuovo ruolo in campo ha di fatto il sapore di sentimenti tipici del suo stampo d'origine, la Turchia, territorio e popolo che nel corso dei secoli ha combattuto per una propria identità. Terra di conquista romana, e poi divenuta nella sua versione all'apice, ottomana. Hakan Calhanoglu ha tutte le carte in regola per divenire il Re ottomano di un sistema che vuole continuare a dominare, quantomeno in Italia, rievocando gli albori.