Il magico mondo di Dzeko: una vita intera dedicata al gol

Prima partita in maglia nerazzurra, primo gol. La storia di Edin Dzeko con l’Inter parte subito forte con la rete del 4-0, grazie ad un bel colpo di testa, che chiude definitivamente i conti e porta tre punti importantissimi. Ma la carriera del bosniaco parla per lui, troppo spesso additato come un giocatore che segna poco, in realtà le cose non stanno esattamente così e tutte le squadre in cui ha giocato e lasciato il segno lo sanno benissimo.

Come, ad esempio, il Wolsfburg, prima squadra dei primi cinque campionati europei a credere nelle sue qualità, e in cui nella sua seconda stagione è riuscito a firmare la bellezza di 26 reti in Bundesliga regalando anche il titolo ad un suo grande estimatore come Felix Magath. Successivamente, con il passaggio al Manchester City degli sceicchi la musica non è cambiata. Certo, il suo ruolo non è stato sempre quello del titolare fisso, ma il suo apporto in zona gol non è mai mancato con 50 reti in Premier League, un bottino di tutto rispetto. Poi è arrivata l'Italia. Con la maglia della Roma, 

dopo una prima stagione complicata, nella seconda è riuscito a vincere la classifica dei cannonieri della Serie A grazie al lavoro svolto su di lui da Luciano Spalletti, e 29 gol che lo hanno riconsegnato a livelli importanti.

Adesso l’Inter. E, se il buongiorno si vede dal mattino, la musica non dovrebbe cambiare. Primo gol da centravanti di razza ed un tecnico, come Simone Inzaghi, che ha sempre valorizzato al massimo tutti gli attaccanti a propria disposizione rendendoli dei pericoli per gli avversari. Chissà che Dzeko non possa essere davvero il nuovo bomber nerazzurro in questa stagione. Intanto, la sua storia, la sua carriera e, soprattutto, i suoi numeri parlano decisamente per lui.