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Inter, ora le armi sono in panchina. Da Correa a Vidal: chi può esser letale

L’Inter di Inzaghi avrà  molte armi in panchina. La rosa sarà  ancor più lunga e competitiva per i numerosi impegni in programma

INTER – Simone Inzaghi, dopo molti anni, avrà a disposizione una rosa molto lunga che gli garantirà uno svariato numero di soluzioni. E' chiaro che la formazione titolare potrebbe – a lungo andare – non subire sostanziali modifiche, ma le armi in più potrebbero arrivare proprio dalla panchina.

L'ultimo arrivo in ordine cronologico, Joaquin Correa, è un primo esempio di freccia potenzialmente letale per spaccare le partite: le sue caratteristiche saranno fondamentali per scardinare le difese avversarie. Del resto, da quando si è passati ai cinque cambi, le statistiche confermano quanto diventino incisivi gli ingressi dalla panchina, soprattutto dopo il settantesimo minuto.

Ed ecco che l'Inter targata Inzaghi, questa volta, avrà solo l'imbarazzo della scelta. Dati alla mano, anche i panchinari Darmian e Dimarco consentono polivalenza, abilità balistiche e capacità realizzative.

Gli inserimenti di Matias Vecino e la grinta di Arturo Vidal, se il cileno starà bene, potrebbero rappresentare una variante da non sottovalutare nel caso in cui le partite non dovessero sbloccarsi o se uno dei titolari, per svariati motivi, non fosse a disposizione. Vidal ha già segnato nella ripresa della sfida contro il Genoa: si ripeterà?

In attacco, Inzaghi avrà davvero possibilità di divertirsi con combinazioni interessanti e fantasiose. Nella distinta dei primi undici dovrebbero comparire Edin Dzeko e Lautaro Martinez ma la carta Correa potrebbe essere fondamentale per spaccare il match o garantire riposo al bosniaco, con il successivo avanzamento del connazionale argentino.

Le ultime voci di mercato prevedono un ulteriore arrivo ma, indipendentemente dai ragionamenti dirigenziali, se dovesse restare Alexis Sanchez e se il cileno non dovesse essere perseguitato ancora dagli infortuni, le frecce per l'arco di Inzaghi aumenterebbero ancora di più. L'ex Udinese, nonostante i molteplici problemi fisici, ha portato alla causa di Antonio Conte, nella stagione precedente, 7 gol ed altrettanti assist quasi sempre entrando a partita in corso.