Intervista di Giuseppe Lancellotti
“Il grande errore dell’Inter, quest’estate, è stato vendere Achraf Hakimi non Romelu Lukaku. Edin Dzeko? Vecchietto, un po’ ‘ruffiano’ ma non deve imparare proprio nulla”.
Sono le parole di Italo Cucci. Il giornalista Rai, durante la lunga chiacchierata con InterDipendenza, ha spaziato su tutto il fronte della Serie A: “José Mourinho? Non ha una grande squadra, ma con la sua finzione è capace di dare ‘anima’ a tutti”. Poi la ‘mazzata’ sull’impiego degli stranieri nonostante il recente campionato d’Europa vinto dalla Nazionale di Roberto Mancini: “Se ho ben capito stanno facendo giocare il 60% dei calciatori stranieri a confronto del 40% di italiani. Questa – insiste l’esperto cronista – è la dimostrazione della nostra stupidità e della debolezza. L’attuale situazione dovrebbe portarci, non per uno sciocco patriottismo ma per concretezza aziendale, a ridurre la presenza di stranieri. Motivo? Tutto tecnico: in molto casi, sono peggiori dei nostri”.
Cucci utilizza una metafora cinematografica per rendere ancora più incisivo il suo pensiero: “E' come fare un film italiano con Gary Cooper solo che non c'è più Gary Cooper. Importiamo stranieri di media qualità, ragion per cui se va via Lukaku… Dzeko va bene”. Secondo il giornalista della Rai, comunque, nonostante le operazioni di mercato “Inter e Juventus avranno il solito duello che animerà il campionato”. Un’altra provocazione di Cucci è quella che riguarda gli allenatori: “Se sono loro a ‘dominare’ la Serie A, allora immagino un torneo vinto da una provinciale. Potrebbe essere l'Atalanta ma, prima, forse, metterei la Roma di Mourinho. Lui – aggiunge il giornalista – finge di avere una grande squadra. Non ce l’ha. Però con la sua finzione anima a tutti”. Cucci ammette che se il tecnico portoghese “riuscirà a lavorare a Roma come accaduto a Milano, cosa non facile, potrà regalarci una sorpresa”.
E per quanto riguarda l’Inter? “Lo Scudetto non è stato solo merito di Antonio Conte ma di tutta la squadra. Inzaghi farà la sua ‘formazione’ e si è già visto qualcosa”. Cucci ha una convinzione: “Non è a Milano per scimmiottare Conte anche perché le differenze sono soprattutto caratteriali. Gli auguro una consacrazione importante”. Poi il passaggio sulla futura coppia d’attaccanti nerazzurra: “Dzeko e Lautaro affidabili? Si è già visto come si sono incrociati. Dzeko è vecchietto ma è esperto ed intelligente. Tra l'altro la frase ‘mi è sembrato di aver sempre giocato all’Inter” sarà ruffiana ma è realistica”.
Il giornalista della Rai poi pone l’accento su Allegri tecnico della Juventus: “Ha cominciato male facendo il controcanto a giornali e tv. Ha sbagliato tutto, ma il suo modo di lavorare è sereno e modesto. Da qui a poco potremo vedere una Juventus quadrata che aspirerà non tanto allo scudetto quanto alla Champions League”. Il cronista conclude poi parlando del momento che sta attraversando il mondo di ‘Euopalla’. “Il calcio, come la società, anzi insieme alla società, ha attraversato guerre, pandemie, crisi economiche. Ma – sottolinea – ed una delle cose che rincuora la gente sfortunata. Il calcio non smette mai ed è una consolazione continua perché quei ragazzi ti danno la fiducia che la vita continua e che non bisogna arrendersi mai”.