Tucu, cortometraggio da Oscar. Correa è già  meraviglia

Venti minuti, recupero compreso. Questa la gara di Joaquìn Correa al suo debutto in nerazzurro, una sorta di episodio da serie tv, o se preferite un cortometraggio. Ma in questa piccola porzione di tempo, che gara ha fatto il Tucu? Da premio Oscar, senza ombra di dubbio. E pensare che i titoli di inizio film erano stati piuttosto brevi, con l'argentino sbarcato a Milano soltanto 48 ore prima, il tempo di svolgere la rifinitura e partire in direzione Verona. Magie e concretezza dei tre punti, portati proprio dall'ultimo arrivato con una magica doppietta che in venti minuti ha reso l'idea della meraviglia in potenza contenuta nella tecnica dell'ex Lazio. Lui, che è di piede destro, ha segnato con un prima colpo di testa alla Dzeko e poi con un sinistro “alla Lukaku”.

Una serata davvero da red carpet, che Correa commenta in questo modo: “Giornata bellissima, sognavo sin da piccolo di vestire questa maglia. Ho sfiorato l'Inter, da sempre piena di argentini, a 16 anni, ora sono qui e voglio dimostrare tanto. Oggi sono qui e ho segnato due gol al debutto. L'ultimo di testa lo avevo segnato al Siviglia. Ringrazio tutti i miei compagni per avermi fatto sentire come se fossi qui da tempo e il mister e la società per aver creduto in me. Il Verona ha buoni giocatori e farà bene, però questa Inter potrà arrivare lontano: siamo tutti concentrati per i nostri obiettivi e lotteremo partita dopo partita. Non faccio tanti gol? A volte è capitato, però cerco sempre di lavorare per la squadra. Oggi ne sono entrati due, li dedico a tutti quelli che mi sono vicini”.

Anche Inzaghi a fine partita spende parole al miele per lui, convinto che ancora non abbia dimostrato nulla del suo reale valore. I due si conoscono bene, e dopo il primo gol l'abbraccio e i sorrisi che si sono scambiati hanno fatto emozionare tutta la platea, dallo stadio e da casa, alla stregua di uno di quei classici film drammatici ma che stupiscono tutti sul finale, scatenando la pelle d'oca.

La Tucumania è gia esplosa, e si respira oggi nelle vie di Milano. Correa si è preso l'Inter in 48 ore. Giù il cappello.