Inter, ‘la strada diversa in attacco. Calha? Svogliato. Quelle coccole…’
L’impatto di Simone Inzaghi sul pianeta Inter è stato all’altezza. I nerazzurri hanno fin qui sempre vinto. La Gazzetta dello Sport fa il punto
INTER – Due vittorie su due partite. E' iniziata nel migliore dei modi la stagione nerazzurra. Simone Inzaghi ha allontanato i dubbi dettati dal mercato, e impresso subito le sue idee in campo. Una marcia già importante, quella dell'Inter, che ora si gode le sue nuove risorse, e promette battaglia per le restanti partire.
Lukaku, da questo punto di vista, è un lontano ricordo. “Si può soffrire anche per troppo amore, per un legame che diventa soffocante e non solo trascinante. Romelu Lukaku soffocava gli avversari, è stato l’uomo dello scudetto, la faccia di ogni prima pagina e di ogni preoccupazione dei rivali. Ma ha rischiato di soffocare l’Inter. Con il suo addio, certo, non per le giocate. L’Inter ha avuto il pregio di prendere una strada diversa. Non ha cercato un uomo che potesse sostituire Lukaku. Ha inseguito e preso due giocatori in grado di darle alternative tecniche credibili”, la valutazione de La Gazzetta dello Sport.
“Con Dzeko e Correa l’Inter è andata sul sicuro: non c’era lo spazio per le scommesse, serviva gente certa con una missione certa. In due partite l’attacco ha messo insieme sette gol, creando i presupposti per segnare anche di più. C’è vita, anche oltre il pianeta Rom”, la riflessione.
E poi Calhanoglu… “Svogliato e spesso fuori dall’azione, contro l’Hellas ha subìto più di altri i ritmi altissimi imposti dai gialloblù. Ma le coccole e la fiducia di Inzaghi sono un messaggio chiaro: Hakan studia da leader”.