Inter: è il giorno dell’addio che non passerà  mai inosservato

Oggi, mercoledì 31 agosto, chiude il mercato. Oggi, 31 agosto, è una data che l'Inter e i suoi tifosi difficilmente riusciranno a dimenticare.

Saliamo idealmente sulla DeLorean di 'Ritorno al futuro' e sbarchiamo nell'agosto del 2002. È l'estate dei mondiali di Corea e Giappone: l'Italia di Giovanni Trapattoni è uscita con i padroni di casa, agli ottavi di finale, complice anche l'arbitraggio di Byron Moreno. La rassegna iridata viene vinta dal Brasile che, in finale, supera la Germania per 2-0. Ricordate chi segnò la doppietta? Luis Nazario da Lima, Ronaldo. Già, perché questo ideale viaggio nel tempo serve per parlare di lui: il Fenomeno, un giocatore irripetibile nella storia del calcio mondiale e dell'Inter (e non solo per le sue 68 apparizioni 'condite' da ben 49 reti: media allucinante). Per come gioca quel Mondiale asiatico, in inverno riceverà il secondo (e ultimo) Pallone d'Oro della sua carriera.

Il tecnico dell'Inter, nell'estate del 2002, è l'argentino Héctor Cúper: 'El hombre vertical'. Fra lui e il Fenomeno non corre buon sangue. Si arriva addirittura alla rottura insanabile dei rapporti. E da lì si innesca l'addio che non potrà mai passare inosservato. È il 31 agosto 2002, dicevamo. Nelle ultime ore di calciomercato, Ronaldo viene ceduto al Real Madrid (con la Casa Blanca collezionerà 127 partite e 83 reti). I tifosi interisti gridano al tradimento. La rosa nerazzurra si indebolisce all'improviso. In quelle concitate ore, però, il presidente Massimo Moratti e i dirigenti nerazzurri non si fanno trovare impreparati. Ad Appiano Gentile sbarca infatti l'argentino Hernán Crespo. La sua prima parentesi interista è segnata da 18 partite e 7 reti, mentre la sua seconda – dal 2006 al 2009 – sarà caratterizzata da 63 apparizioni e 20 reti. 

Il giorno dopo il grande addio di Ronaldo sul sito dell'Inter compare questo comunicato: “Grande soddisfazione per come si è conclusa tutta questa vicenda” è il commento di Moratti. La cessione di Ronaldo e l'arrivo di Crespo, ultimo dei grandi acquisti di un grande mercato da parte dell'Inter, è stata un'operazione che ha incontrato il gradimento del presidente nerazzurro. “E' stato fatto tutto nella maniera più opportuna, sono soddisfatto di questa operazione di mercato“. 

Il 31 agosto 2002, però, è il giorno dell'addio che non passerà mai inosservato. Perché? Perché non c'è nessuna possibilità, neppure infinitesimale, che l'Inter (e il calcio mondiale) vedano nuovamente un giocatore come Luis Nazario da Lima, O Fenômeno.