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Inter, Inzaghi e la trappola. ‘Quel precedente che nessuno dimentica…’

Simone Inzaghi è entrato con consistenza nel mondo Inter. Due vittorie su due in campionato e tanto buon umore. Così l’ex Lazio ha conquistato i nerazzurri

INTER Simone Inzaghi non è caduto nella trappola. Il tecnico nerazzurro, che aveva il compito di far dimenticare un illustre predecessore come Antonio Conte, ha iniziato benissimo la sua avventura nel pianeta Inter. Gioco, idee, nuovi metodi. La Gazzetta dello Sport fa un plauso all'ex allenatore della Lazio, che non è incappato negli errori di altri tecnici.

“All'Inter lo ricordano bene, Rafa Benitez. Ricordano bene il peso dell’eredità di José Mourinho che finì per schiacciare l’allenatore spagnolo. Era una storia di foto tolte dalla Pinetina, di metodi di lavoro stravolti, poche settimane dopo aver vinto tutto. Ecco: Simone Inzaghi in quella trappola non è caduto. Si è appoggiato a quanto costruito da Antonio Conte, non ha cancellato nulla. Ma su quella stessa torta, già ben confezionata, ha aggiunto i suoi ingredienti”.

Intelligenza, capacità di adattarsi, voglia di misurarsi con una grande sfida. Simone Inzaghi è questo.

“Inzaghi con i giocatori sta usando l’arma del dialogo. È un suo diktat, una sua richiesta. E il primo esempio l’ha dato lui, con le telefonate a tutti i giocatori della rosa una volta approdato ufficialmente sulla panchina. C’è un dialogo aperto e costruttivo, tra Simone e il gruppo: il tecnico ascolta, incamera e poi decide. È molto attento alle dinamiche di gruppo: non c’è allenamento che non sia preceduto o seguito da un pasto consumato tutti insieme ad Appiano. Per intendersi: quando c’è allenamento pomeridiano, poi si cena insieme alla Pinetina e solo successivamente si va a casa”, la ricostruzione.