Inter, da Vidal a Dimarco. Un anno fa non era così: Inzaghi ora ha un piano
Le armi ‘alternative’ di Inzaghi. L’Inter ora è più rotonda. Da Vidal a Dimarco, quanta abbondanza. La strategia è chiara
INTER – Con Inzaghi si va verso una squadra più rotonda e ricca di alternative. Non solo undici calciatori, ma tanti di più per centrare – tutti insieme – gli obiettivi stagionali. E' il piano dell'ex tecnico della Lazio. “Le legnate di Vidal, il mancino di Dimarco, l’imbucata di Sensi, l’inserimento di Vecino e almeno un altro ingrediente, tra i tocchi di Correa e l’esperienza di Dzeko. E no, non sono titolari. E sì, invece, che mandano a dormire relativamente tranquillo Simone Inzaghi. L’Inter si scopre ricca: non male, per un mercato chiuso con un saldo positivo a tre cifre, tra entrate e uscite“, rimarca oggi La Gazzetta dello Sport.
Armi utili, anche a gara in corso, oppure nelle logiche di rotazione di una stagione che si preannuncia particolarmente faticosa. “Inzaghi, tra nuovi e recuperati, ha almeno un giocatore in ogni reparto in grado di prendersi una maglia da titolare o comunque di non far rimpiangere troppo i primi undici. Un anno fa non era così: l’undici iniziale dell’Inter era diventato un ritornello, vincente e sfiancante (per gli avversari)“, rimarca il quotidiano.
Colpisce la crescita di un calciatore che sembrava perso, è il caso di Arturo Vidal. Il giornale scrive: “Oggi Vidal è un titolare aggiunto: doveva andar via, l’ipotesi risoluzione inizialmente sembrava la via d’uscita dichiarata, ora è in grado di prendersi minuti buoni per dare il cambio a Barella, che nella stagione scorsa non si è mai potuto fermare. Di più: occhio alla soluzione vista nel finale di Verona, con Barella in mezzo e Vidal sul centrodestra, perché la rivedremo molto spesso, specie nei momenti di punta”.
E poi l'attacco… “Inzaghi ha in teoria tre calciatori che può alternare senza che il tasso tecnico scenda: DzekoLautaro, Lautaro-Correa, Dzeko-Correa. I tre hanno caratteristiche diverse, ma le combinazioni funzionano in ogni caso”.