Partite da Inter. La stagione è quella del 2009/2010. La data esatta è il 9 gennaio. La sfida è tra Inter e Siena. What else? Per chi ha la memoria lunga, e anzi, ancora gode al pensiero di quel match al cardiopalma, non c'è altro da aggiungere. Per chi invece ha i ricordi offuscati, o semplicemente vuole rivivere il più mourinhano dei match, si consiglia di andare avanti. Il Siena di Malesani era in netta difficoltà, tanto che al termine della stagione (altra “gara da Inter” quel Siena Inter dell'ultima giornata) retrocederà in serie B.
Tuttavia il tecnico decide di tentare il colpo grosso, dando seguito ad un ragionamento tanto semplice quanto impeccabile. Quale miglior modo di dare un scossa alla squadra se non battendo una delle squadre più forti del mondo? E i suoi uomini recepiscono il messaggio. Eccome se lo recepiscono. E a scendere in campo con il coltello in mezzo ai denti è soprattutto Maccarone, autentico protagonista del match. E' suo infatti il gol del vantaggio dei toscani. Una rete che mette i brividi. Una di quelle reti che fanno capire che la serata sarà tutt'altro che spensierata.
Milito prima e Sneijder poi cambiano la rotta, ma si capisce che è solo un'illusione. Si respira un'aria elettrica, e aleggia il presagio che non sia finita qui. E infatti non passa un minuto che quell'Ekdal, che pochi anni dopo rifilerà una tripletta ai nerazzurri a San Siro, pareggia i conti. Nel secondo tempo Maccarone fa subito 2-3, e da lì in poi la partita inizia a somigliare ad un incubo. Porta stregata e un Siena super, che fa sembrare un'innocua sfida ad una squadra in lotta per la salvezza un agguerrito duello in stile Champions. Ma nelle notti buie a fare la differenza sono le stelle, e la più grande l'Inter ce l'ha in panchina.
Alzi la mano chi ha dimenticato la scena che vede il portoghese voltarsi vero la panchina e rendersi conto di non avere attaccanti. Ci sono infortunati, squalificati e c'è la Coppa d'Africa in corso. Questo fa sì che quando lo Special One veda alle sue spalle il solo Walter Samuel. E il resto è storia. L'argentino entra, non per dare il cambio a Lucio o a Cordoba, ma per fare la punta. A due minuti dal termine ancora Sneijder insacca una punizione da distanza siderale. Ma non è abbastanza.
“Walter, resta avanti”, si sentirà urlare dalla panchina. E' Mourinho, che si rivolge a Samuel. E lui, punta per una sera, obbedisce. Non si limita al compitino. Al 94' riceve l'assist di Pandev, e a vedere quel gol si apre un bivio. O Samuel ha sbagliato ruolo in carriera o Mourinho ci vedeva più lungo di quanto lasciava intendere. Perché un gol così lo fanno solo gli attaccanti di razza, e quella sera lo ha fatto Samuel.