Brasile Argentina, dopo il caos arriva la decisione definitiva
Brasile Argnetina di questa sera è piombata nel caos dopo l’intervento delle autorità sanitarie locali. Il match non riprenderà
Brasile Argentina, il big match tra le due squadre sudamericane è piombato nel caos. Al minuto 7 infatti la gara è stata sospesa a causa dell'invasione delle autorità sanitarie brasiliane. Il motivo è da rinvenirsi nelle normative anti covid del paese che ospitava il match. Stando a queste ultime infatti i giocatori che militano in Premier non possono giocare se non prima di aver trascorso 14 giorni in quarantena. Come raccontanto dalla nostra redazione 4 giocatori argentini non rispettavano questo requisito.
La questione era stata già affrontata, ma la Federazione aveva poi dato il via libera. Tuttavia , come detto, le autorità sanitarie sono intervenute interrompendo il match. L'Argentina è andata negli spogliatoi per attendere una decisione. Pochi minuti fa è stata sciolta la riserva. E' stato infatti stabilito che la partita, dopo la sospensione, non riprenderà. Sono arrivate anche le parole del CT Scaloni, che ha così commentato quanto accaduto attraverso un post pubblicato sul profilo Twitter della sua rappresentativa.
“Quello che è successo mi rattrista molto. Non cerco colpevoli. Che sia successo qualcosa o meno, non era questo il momento di intervenire in questo modo. Avrebbe dovuto essere una festa, l’occasione di vedere i migliori giocatori del mondo. Voglio che la gente argentina sappia che come commissario tecnico devo difendere i miei giocatori”.
Sullo stesso profilo sono poi apparse le parole del presidente della Federazione Argentina, che ha commentato in queso modo il caos che si sta vivendo.
“Quello che è successo oggi è negativo per il calcio, è un’immagine davvero brutta. Quattro persone sono entrate in campo per interrompere la partita e la Conmebol ha intimato ai giocatori di tornare negli spogliatoi. Non c’è stata nessuna bugia: ci sono delle regole sanitarie seguendo le quali si disputano tutti i tornei sudamericani, regole approvate dalle autorità sanitarie di tutti i paesi partecipanti. Noi le abbiamo seguite”.