Comincia nel peggiore e nel più amaro dei modi la Champions League dell'Inter, che dopo aver dominato contro il Real Madrid è costretta ad arrendersi al 90' a causa del gol beffa del neo-entrato Rodrygo. I nerazzurri giocano, creano e dominano, ma senza mai trovare il gol, e questo è un problema non di poco contro contro squadre di questo calibro. Skriniar nettamente il migliore, male Calhanoglu e Correa: di seguito le pagelle dei nerazzurri.
HANDANOVIC 6: Partita da spettatore per il capitano, che in tutta la partita subisce un mezzo tiro in porta. Al 90’ arriva la beffa, con Rodrygo che trova la girata giusta e spiazza il portiere nerazzurro. Colpe Handanovic non ne ha, ma provare un tuffo male non avrebbe fatto.
SKRINIAR 7,5: Nuove figurine nelle tasche del muro slovacco, che questa sera ha annullato un mostro sacro come Karim Benzema e anche la giovane promessa Vinicius J. Impossibile poi tenere il conto dei duelli vinti e dei palloni respinti in area, il caro vecchio Milan è ormai nell’Olimpo dei centrali di difesa. PILASTRO.
DE VRIJ 6,5: Partita sontuosa anche quella del regista difensivo olandese, che non si scompone mai nonostante l’estrema agilità del reparto offensivo madrileno. Qualche uscita a vuoto forse, ma la perfezione d’altronde non esiste.
BASTONI 6: Inizio di partita con qualche insicurezza di troppo, cosa peraltro comprensibile per un ragazzo tuffatosi nel calcio dei grandi appena da due stagioni. Sul gol del Real prova il salvataggio miracoloso, ma il Dio del calcio aveva già deciso di regalare un’altra notte di tristezza al popolo interista.
DARMIAN 6: Non il Darmian versione Hakimi visto nei primi turni di campionato, ma niente male anche stasera contro una delle migliori squadre d’Europa. Un po’ castrato in fase di spinta, ma forse per scelta di mister Inzaghi.
BARELLA 7: Il motore a energia perpetua colpisce anche stasera, specialmente nel primo tempo quando risulta imprendibile per Modric e compagni. Nel secondo tempo per forza di cose e di fiato è costretto a scalare di qualche marcia, ma senza mai far mancare il suo apporto alla squadra.
BROZOVIC 7: Sembrerà una bestemmia, ma la sfida a distanza tra registi con Modric è stata vinta dal croato nerazzurro, che ha smistato una quantità di palloni tale da farci dubitare della sua umanità. Mezzo pazzo e mezzo bionico, il coccodrillo nerazzurro è l’essenza di questa squadra.
CALHANOGLU 5: Altra prova grigia per il ragazzo made in Turchia, che anche stasera gioca (benino) ma non brilla, lasciando un senso di incompiutezza alla sua gara. C’è da lavorare, ma il tempo stringe e Vidal scalpita.
PERISIC 6,5: Una volta trovate le misure, Ivan il terribile fa sua la fascia sinistra del campo, riuscendo a più riprese a trovare il cross in area per la coppia d’attacco. Potrebbe provare di più il dribbling, ingrediente che certo non manca nel suo repertorio.
LAUTARO 6,5: Quando il Toro sente la musichetta della Champions riesce sempre a mettere in campo una grinta particolare, a volte forse anche eccessiva, come in occasione del giallo no-sense per aver bloccato una rimessa laterale madrilena. Nel primo tempo ha l’occasione di portare i nerazzurri in paradiso, ma schiaccia troppo il pallone con la testa e lo spedisce dritto tra le mani del portiere blancos. La scelta di toglierlo dal campo intorno al 60’ è stata forse un azzardo di Inzaghi.
DZEKO 6: Partita da solito totem lì davanti, che però continua a mancare di cattiveria in zona gol. Il bosniaco ha ormai trovato il proprio posto all’interno del gruppo, adesso però deve fare quello che sa fare meglio, segnare.
Dalla panchina:
(54’) DIMARCO 6: Entra e prova subito a far sentire la forza della giovinezza sulla fascia destra, ma il Real è squadra esperta e non lascia al canterano nerazzurro troppi margini di manovra.
(54’) DUMFRIES 6: Difficile giudicare la partita dell’Olandese. Timido e impacciato in alcune occasioni, frizzante e aggressivo in altre circostanze. Insomma, una sorta di Dott. Jekyll e mister Hyde in appena quaranta minuti. Qualche insicurezza di troppo in fase difensiva, ma per fortuna esiste Skriniar. Una sufficienza che ha il sapore di un 5,5.
(65’) VIDAL 6: Che la testa sia diversa da quella della passata stagione lo si capisce dall’assenza di falli sciocchi che, proprio contro il Real, pregiudicarono il passaggio del turno l’anno scorso. Il cileno continua a mettere tanta sostanza quando chiamato in causa, e nella ripresa va anche vicino al gol grazie a un tiro violento, ma purtroppo murato dalla difesa dei blancos.
(65’) CORREA 5: Entra per portare freschezza al reparto offensivo, ma non riesce a dire la sua. Pochissimi palloni toccati, soprattutto in zone distanti dall’area di rigore avversaria, lasciando praticamente solo Dzeko in avanti. Insomma, non la sua serata.
(83’) VECINO 6: Un paio di tentativi di cross e poco più, ma rivederlo in campo è la notizia più importante per il proseguo della stagione
All. INZAGHI 5,5: Partita preparata nel migliore dei modi e in campo si vede. La sua Inter ha sprazzi di frizzantezza da far invidia ai grandi esteti del pallone, ma troppo spesso pecca di lucidità in fase realizzativa, stasera in modo particolare. Qualche ombra sui cambi, forse troppi e troppo frettolosi, in particolare quello di Lautaro per Correa intorno al 60'.