Inter, ‘tre ex a guardare, ma nulla è cambiato’. Quel digiuno di 693 giorni
Ieri la sconfitta, immeritata, contro il Real Madrid. L’Inter ha giocato bene per larghi tratti. Tre ex non erano più in campo. Quel digiuno lunghissimo
L'Inter ha perso ieri una gara giocata per larghi tratti bene. Un vero peccato. Il girone di Champions è iniziato con una sconfitta immeritata. Perdere così fa male, rimarca oggi La Gazzetta dello Sport. Lukaku a Londra, Hakimi a Parigi, Conte in tribuna a commentare: il quotidiano sottolinea il distacco dagli ex protagonisti, ma non da un verdetto – la sconfitta col Real Madrid – che già aveva tormentato nella passata stagione il sonno, e i sogni, del club nerazzurro.
C'è di più. A segnare è stato ancora Rodrygo, come nella passata edizione. L'Inter ha giocato un bel primo tempo, costruendo occasioni e sprecandone in serie.
L'analisi del giornale è puntuale: Brozovic ha ben comandato le manovre nei momenti di massima espansione nerazzurra. E utile è stato anche il movimento di Dzeko, a ritroso, in grado di aiutare l'ariosa strategia nerazzurra. E' per questo che l'Inter – sottolinea il giornale – deve farsi coraggio. Due le lezioni per il club nerazzurro: chi sbaglia, paga; e chi arretra, perde. I cambi, infatti, non hanno affatto pagato (clicca qui per la secca bocciatura di un attaccante nerazzurro) e l'Inter ha perso, nel corso della ripresa, il grip della prima parte di gara.
Ora l'obbligo è vincere a Kiev fra due settimane per non compromettere già il cammino europeo. I complimenti non fanno classifica, rimarca il quotidiano. E l'Inter ha già bisogno di vittorie e punti.
A San Siro, poi, non si vince in Champions da tempo immemore. Era il 23 ottobre 2019: Inter-Borussia Dortmund. 693 giorni fa. Da lì in poi, tante delusioni.