L'Inter ha perso ieri una gara giocata per larghi tratti bene. Un vero peccato. Il girone di Champions è iniziato con una sconfitta immeritata. Perdere così fa male, rimarca oggi La Gazzetta dello Sport. Lukaku a Londra, Hakimi a Parigi, Conte in tribuna a commentare: il quotidiano sottolinea il distacco dagli ex protagonisti, ma non da un verdetto – la sconfitta col Real Madrid – che già aveva tormentato nella passata stagione il sonno, e i sogni, del club nerazzurro.
C'è di più. A segnare è stato ancora Rodrygo, come nella passata edizione. L'Inter ha giocato un bel primo tempo, costruendo occasioni e sprecandone in serie.
L'analisi del giornale è puntuale: Brozovic ha ben comandato le manovre nei momenti di massima espansione nerazzurra. E utile è stato anche il movimento di Dzeko, a ritroso, in grado di aiutare l'ariosa strategia nerazzurra. E' per questo che l'Inter – sottolinea il giornale – deve farsi coraggio. Due le lezioni per il club nerazzurro: chi sbaglia, paga; e chi arretra, perde. I cambi, infatti, non hanno affatto pagato (clicca qui per la secca bocciatura di un attaccante nerazzurro) e l'Inter ha perso, nel corso della ripresa, il grip della prima parte di gara.
Ora l'obbligo è vincere a Kiev fra due settimane per non compromettere già il cammino europeo. I complimenti non fanno classifica, rimarca il quotidiano. E l'Inter ha già bisogno di vittorie e punti.
A San Siro, poi, non si vince in Champions da tempo immemore. Era il 23 ottobre 2019: Inter-Borussia Dortmund. 693 giorni fa. Da lì in poi, tante delusioni.