L'Inter e Simone Inzaghi si interrogano: qual è il vero attacco? Dalla risposta dipende infatti l'intera stagione nerazzurra.
Si può riassumere così l'analisi del Corriere dello Sport in edicola quest'oggi, venerdì 17 settembre. Il quotidiano sportivo si domanda quale sia il reale potenziale del reparto offensivo: quello delle prime due giornate di campionato (7 reti, sei marcatori diversi e quattro gol arrivati di testa) oppure quello visto contro Sampdoria e Real Madrid (due soli centri e tanti, troppi errori)? Secondo Andrea Ramazzotti, autore dell'approfondimento, può essere normale che l'attacco dell'Inter dopo la perdita di Romelu Lukaku, passato al Chelsea per 115 milioni di euro, vada “incontro ad assestamenti. E che dunque alterni – si legge – giornate brillanti ad altre meno. Soprattutto dopo una pausa per le nazionali che ha tolto energie al gruppo e azzerato gli allenamenti al completo per due settimane“.
Il quotidiano elenca poi una serie di dati che, almeno per ora, sono tutt'altro che incoraggianti per l'Inter, per Inzaghi e per i tifosi. “Dal 2019 a oggi, solo Lukaku ha fornito un rendimento costante firmando 21 e 19 reti nelle quasi 50 partite a stagione disputate. Dzeko – rimarca Ramazzotti – ha sfiorato quota 20 nel 2019-2020 e la passata stagione, condizionata dallo screzio con Fonseca, è arrivato a 13. È chiaro che serve qualcosa in più da Correa (10 centri nel 2019-2020 e 11 nel 2020-2021) e pure da Sanchez che in tutto di reti all'Inter ne ha firmate 11, una in meno rispetto ai milioni di euro netti (5 più 7 che ha incassato negli ultimi 24 mesi“. Insomma: numeri alla mano nelle ultime due stagioni Lukaku ha segnato quanto Dzeko, Correa e Sanchez messi insieme. L'unica certezza nerazzurra, a oggi, resta Lautaro Martinez (97 presenze, 40 gol). Il Toro lo sa bene: sarà lui a doversi caricare l'Inter sulle spalle.
Le prime, decisive risposte dal reparto offensivo dovranno arrivare già domani, sabato 18 settembre, quando l'Inter incontrerà a San Siro il Bologna (fischio di inizio ore 18). Poi ci saranno 10 giorni di fuoco: la partita di Firenze, il big-match contro l'Atalanta e la trasferta di Champions League in casa dello Shakhtar Donetsk.