Handanovic: non inganni il punteggio tennistico. Il Bologna ha una ghiotta occasione per rimettere le cose a posto quando è sotto di una rete. Il portiere nerazzurro sventa la minaccia partita dal piede di Soriano. Se il Bologna avesse segnato, la partita avrebbe potuto prendere una piega diversa. Attento. Voto: 7
Skriniar: è l’anima di un’Inter arrabbiata per la beffa in Champions League contro il Real Madrid. Converte il malumore in energia positiva e guida la retroguardia con impareggiabile sicurezza. Granitico. Voto: 7,5
De Vrji: pomeriggio di assoluto relax. Il Bologna non buca mai per vie centrali. Sereno. Voto: 6,5
(22’ st Ranocchia: fa rifiatare De Vrji posizionandosi al centro della difesa. La maglia nerazzurra è ormai una sua seconda pelle e lo si apprezza in ogni intervento. Veterano. Voto: 6)
Bastoni: come sempre solido e sicuro. L’infortunio rimediato in Nazionale sembra definitivamente superato. Maturo. Voto: 6,5
(29’ st Kolarov: la sua presenza è determinante nello spogliatoio così come la sua esperienza sarà necessaria ad Inzaghi per far riposare i titolari. Saggio. Voto: 6).
Dumfries: un ghepardo imprendibile per la retroguardia rossoblu. Serve Lautaro per l’1-0 e mette lo zampino anche nel 3-0 di Barella. Benissimo anche in fase di non possesso. Scatenato. Voto: 7,5
Barella: solita prestazione tutto cuore e polmoni, generoso e perennemente al servizio della squadra. Timbra il cartellino con la terza rete che, di fatto, chiude la partita. Onnipresente. Voto: 7,5
Brozovic: la luce del centrocampo nerazzurro. La manovra nasce sempre dalla sua regia ordinata. Trame sempre ben organizzate, giocate lucide e mai banali. Insostituibile. Voto: 7,5
(29’ st Gagliardini: primi minuti in stagione per riprendere confidenza con il terreno di gioco. Anche lui sarà importante nelle rotazioni. Jolly. Voto: 6)
Vecino: torna dal primo minuto e sforna una prestazione condita da inserimenti in zona gol che all’Inter servono come il pane. In uno di questi trova il poker. Rinato. Voto: 7
Dimarco: corsa, assist, chiusure precise. Signore e signori, il figliol prodigo è finalmente tornato a casa. Sfiora il gol con una girata che avrebbe meritato ben altra sorte. Infaticabile. Voto: 7,5
Lautaro: Inzaghi lo schiera da prima punta e lui dopo sei minuti sblocca la gara con l’opportunismo di chi fiuta l’area di rigore come pochi. El Toro ha il gol nel DNA e le spalle abbastanza larghe per ereditare il peso dell'attacco. Non vive solo per il gol e questo suo altruismo, così ben amalgamato al sano egoismo non totalitario ma centellinato negli opportuni momenti di gara, lo rende unico. Fuoriclasse. Voto 8
(22’ st Sanchez: al debutto stagionale quando la partita è decisa. Fieno in cascina e minutaggio importante. Il suo estro è necessario e la sua classe è superlativa. Recuperato. Voto: 6)
Correa: si infortuna in occasione del contrasto con De Silvestri. Le buone nuove giungono in serata con gli accertamenti negativi. Sfortunato. Voto: 6
(27’ pt Dzeko: Inzaghi avrebbe voluto concedergli un turno di riposo ma l’infortunio di Correa lo costringe agli straordinari. Due reti bellissime. La prima con un tocco di punta da calcetto, la seconda dopo aver mirato e trovato un angolo impossibile. Magistrale. Voto: 7,5)
All. Inzaghi: contro il Real Madrid i nerazzurri erano arrivati al tiro in diciotto occasioni. La sfortuna aveva sbarrato la via del gol, ma la prestazione era stata impeccabile. Contro il Bologna al netto di una prestazione altrettanto convincente dopo diciannove tiri ecco anche sei reti. Il suo 3-5-2 è uguale a quello di Conte solo per numeri sulla lavagna. L’impostazione tattica e l’evoluzione in campo è differente. Il mister piace anche per la calma nel post partita. Umile. Voto: 8