Vi ricordate la Juventus di Barzagli, Bonucci e Chiellini? Una squadra che, con il medesimo allenatore in panchina, sulla difesa aveva costruito le sue certezze. La Vecchia Signora di oggi, a confronto, pare una groviera, sebbene Massimiliano Allegri lo ricordi dal primo giorno in cui è tornato alla Continassa: se continuiamo a incassare gol, non andiamo da nessuna parte.
Eppure, la sua Juve sembra vittima di una catena negativa da cui non riesce ad uscire: non è più in grado di finire una partita senza subire gol, almeno in Serie A. A Malmoe invece tre gol segnati e nessuno preso, un evento che non si verificava da mezzo anno. Merito del miracolo della Champions, forse, perché in campionato si è tornati nel vortice. A livelli che, per evitare l’1-2 contro il Milan, è servito un miracolo di Szczesny, il più bersagliato di questo inizio stagione.
La Juventus ha subito gol nelle ultime 18 partite in campionato. Soltanto in due occasioni le è capitato di fare peggio in Serie A (19 nel 2010 e 21 nel 1955). Da marzo ad oggi, i bianconeri sono la squadra che ha incassato reti da più partite di fila nei campionati d'Europa. Numeri che lasciano di sasso, si tratta di una malattia ormai divenuta cronica per cui Allegri dovrà per forza di cose trovare una cura. E pensare che in rosa Juve annovera gente come Chiellini, Bonucci e De Ligt, la coppia di centrali campione d’Europa e uno dei difensori più forti del continente, soprattutto in potenza.