Fiorentina-Inter si gioca tra campo e calciomercato. Immaginatevi una condizione economica nerazzurra al massimo splendore, dopo aver venduto Lukaku. Immaginatevi che Commisso avesse aperto ad una cifra ragionevole per la trattativa. Ecco, in questa realtà parallela Dusan Vlahovic – che era il primo nome del post Romelu nella lista di Marotta e Ausilio – avrebbe di certo indossato nerazzurro, giocando al fianco di Lautaro in una sorta di realtà parallela.
Il serbo stasera cercherà di vender cara la pelle, dopo essere rimasto alla Fiorentina. Il classe 2000 proverà ad aggiungere altre tacche in una partita di certo non banale per lui: dei 30 gol realizzati in Serie A, quello a Samir Handanovic del 2019 resta ancora uno dei più belli. E poi c’è il fresco rimorso che lo tormenta: nella sfida di San Siro dell’anno passato Vlahovic inciampò due volte in pochi minuti. Prima il gol del possibile 2-4, sbagliato, e poi con lo svarione che spalancò il 4-3 finale interista.
Corsi e ricorsi storici, financo nello scenario di una realtà del tutto parallela. Dusan Vlahovic fa paura, eccome.