Da Conte ad Inzaghi. Evoluzione, non rivoluzione. Questo quanto riportato da The Guardian, che ha analizzato il cambiamento che si è visto in casa Inter.
Partendo dall'analisi del match di sabato contro il Bologna si capisce quale sia la filosofia del nuovo allenatore. Attirare gli avversari per stanarli, per poi ripartire velocemente sfruttando gli spazi concessi. Ci è “cascato” il Bologna, che sabato ha giocato in maniera offensiva, spingendo troppo in alto e troppo presto. La continuità con il gioco di Conte è stato uno dei motivi fondamentali che hanno spinto Marotta a scegliere Inzaghi. Difesa a tre e ripartenze rapide sono i punti fermi delle mentalità dei due tecnici.
Una differenza sta nell'uso della rosa. Conte voleva tante risorse, ma alla fine si affidava a pochi. Inzaghi utilizza tutti i giocatori a disposizione, dosando le energie. La fiducia a elementi come Dumfries e Di Marco è arrivata subito, e le risposte sono state positive. Cambia il modo di giocare in attacco, visto che Dzeko interpreta il ruolo in maniera diversa rispetto a Lukaku. La prima sconfitta (con il Real) è stata digerita e trasformata in carburante per il match successivo, dove l'avversario è stato surclassato.
L'Inter non era tra le favorite dopo le cessioni di Hakimi e Lukaku, ma ora la percezione sta cambiando, nonostante sia ancora presto per i giudizi.