“Il calcio è da ripensare, non è più sostenibile. Se Suning uscirà di scena, spero lo faccia nella miglior maniera garantendo al club di rimanere ad alti livelli. Lukaku? I tifosi erano impreparati. Interspac? Sarebbe il regalo più grande per gli interisti”.
Garbato ma efficace – rispettando appieno lo stile del padre – Gianfelice Facchetti cristallizza l’attuale situazione dell’Inter (e non solo). Il figlio del leggendario Cipe lo fa in esclusiva a Interdipendenza dopo la vittoria per 3-1 sulla Fiorentina che dimostra la bontà del lavoro del nuovo tecnico, Simone Inzaghi.
“La maggior parte delle persone vedeva un’Inter depotenziate e impoverita da certe partenze. Si pensava che la squadra che fosse smantellata. Non basta una partita per ribaltar tutto ma – sottolinea Facchetti – il campionato è molto aperto. Già lo scorso anno, il Milan aveva fatto una buona parte di stagione. La Juventus è sempre un’incognita perché ha una rosa forte malgrado una partenza non buona. Il Napoli, da anni, dà la sensazione di poter vincere. Infine la Roma con José Mourinho, fino a una settimana fa, era una delle favorite…”.
Facchetti ribadisce chiaramente la sua fiducia “nel progetto di Simone Inzaghi. L’Inter – rimarca – per chi avesse dei dubbi, non si tirerà indietro. I nuovi arrivi sono ‘giusti’ per restare competitivi. La stagione è lunga e ci sono fattori che viaggiano in maniera parallela al campionato come la Champions League. Credo che bisognerà vedere la condizione delle squadre in primavera. I nerazzurri hanno tutte le carte per giocarsela”. Nonostante, dunque, la partenza di Romelu Lukaku. “Hanno fatto effetto i tempi in cui è maturato perché – motiva Facchetti – il tifoso era impreparato. Lo trovo però comprensibile per una società che deve stare a certi livelli soprattutto se c’è da sistemare il bilancio. I dirigenti hanno dimostrato che quando si hanno le idee non si muore mai, che quando c’è chiarezza si può accettare la partenza di un campione. La società si è comportata nella maniera migliore pur avendo tempi serrati e poche possibilità di spesa”.
Il futuro, a oggi, resta un’incognita. “Mi auguro – confida in esclusiva Facchetti a Interdipendenza – che Suning conservi lucidità: se sarà un’uscita di scena, che lo sia nella miglior maniera garantendo al club di rimanere ad alti livelli”. Il figlio del leggendario capitano dell’Inter parla poi di Interspac, il progetto di azionariato popolare: “Sarebbe il regalo più grande per gli interisti. Ci stiamo lavorando ed è qualcosa potrebbe tutelare il club nel futuro. Darebbe un’identità, un’appartenenza ad un calcio post-moderno. In Germania lo hanno capito”.