Da Inter-Benevento 4-0 a Fiorentina-Inter 1-3. Dopo Conte e Lukaku, ma con Inzaghi e Dzeko, i nerazzurri continuano a essere un’autentica macchina da gol. Dallo scorso gennaio a oggi i campioni d’Italia hanno giocato 24 partite in Serie A e hanno sempre segnato. L’ultimo clean sheet per una squadra avversaria? Juan Musso in Udinese-Inter 0-0 del 23 gennaio. Una striscia da record per il club di Steven Zhang, che ha pareggiato quella ottenuta nel 1949-1950 quando in panchina sedeva Giulio Cappelli. Altre epoche. Restando all'adesso, la nuova armata nerazzurra condotta da Simone Inzaghi – e con Edin Dzeko spalla di Lautaro Martinez – segna più costante di una tassa.
Poker al Genoa alla prima, tris al Verona alla seconda, “solo” due gol alla terza con la Samp, poi goleada da sei gol al Bologna alla quarta e altro tris alla Fiorentina alla quinta: il totale fa 18, soltanto nel 1960-1961 l’Inter aveva segnato così tanto dopo 5 giornate di campionato. E nei top 5 campionati i nerazzurri sono dietro solo al Bayern Monaco con 20 gol. A quota 18 c'è anche il Paris Saint-Germain dei fenomeni Messi, Mbappé e Neymar (ma con una partita in più). Simone Inzaghi sorride, però, anche per la distribuzione delle reti tra i calciatori della rosa.
Non solo Lautaro, Dzeko e Correa, infatti. Perisic è stato l'undicesimo marcatore stagionale dei nerazzurri. La squadra campione d’Italia manda in gol con una certa facilità anche difensori (Skriniar, Dimarco e Darmian) e centrocampisti: Calhanoglu, Vecino, Vidal e Barella al momento oltre ad Ivan. Insomma, i meccanismi dovranno essere ancora oliati alla perfezione, ma la squadra dà segnali in ogni reparto. La cooperativa del gol non vuole fermarsi, in attesa di nuovi record e, magari, nuove vittorie.