Carlo Cottarelli, presidente di Interspac, ha rilasciato un'intervista a Tuttosport nella quale ha spiegato il progetto dell'azionariato popolare.
Al momento si sta definendo la scelta del consulente, così da poter poi redigere il business plan da presentare alla società. Qualche approccio con la famiglia Zhang c'è già stato, ma l'economista non ha voluto svelarne l'esito. Si tratta comunque di un passo avanti rispetto al passato. Il progetto sta prendendo forma ora perché negli scorsi anni è stato bloccato sul nascere, mentre adesso c'è stata un'apertura.
Domani verranno poi resi noti i risultati dei sondaggi, anche se in via ufficiosa si parla di 100 mila risposte al questionario. Tuttavia, svela Cottarelli, ci sarebbe una buona metà di interisti che non sapevano nulla di questo progetto, ragione per quale si può auspicare un raddoppiamento delle cifre attuali. Ma qual'è il reale vantaggio che apporterebbe Interspac alla società nerazzurra? Cottarelli spiega che le somme raccolte andrebbero a coprire gli importi degli interessi sui debiti. Questo avverrebbe grazie all'impiego di risorse messe a disposizione da tifosi che non vogliono essere remunerati.
E allora sorge spontanea la domanda. Hakimi e Lukaku sarebbero stati comunque venduti qualora l'azionariato popolare fosse stato già operativo? Cottarelli non risponde in maniera diretta, si limita a dire che non avere a bilancio 30 milioni di interessi sui debiti facilita molte operazioni. Infine, convincere i tifosi vip a sposare la causa è stato molto semplice. Per tutte queste ragioni vige un clima di cauto ottimismo, anche se il presidente non vuole sbilanciarsi per non creare illusioni.