Inter, dal funerale alla gloria: 3 numeri che fanno pensare allo scudetto
Dopo i grandi dubbi dell’estate – a causa degli addii di Conte, Lukaku e Hakimi – ora la squadra di Inzaghi viene ‘celebrata’
“I numeri dicono che l'Inter, a quota 19 scudetti, compreso quello cucito sul petto, non è prigioniera del proprio passato, tanto per cominciare: pensando soltanto a un mese e mezzo fa, piena estate e cessioni al seguito, l'ultimo scudetto assomigliava al canto del cigno. Invece gli scenari sono di un buono tendente all'ottimo“.
Questo passaggio dell'articolo di Adriano Ancona sul Corriere dello Sport di oggi (giovedì 23 settembre) cristallizza perfettamente il momento dei nerazzurri: in (circa) 40 giorni si è passati dal funerale alla gloria. Prima c'erano infatti 'le lacrime' per gli addii di Antonio Conte, Romelu Lukaku e Achraf Hakimi. C'era l'incertezza di che cosa avrebbe portato il mercato visti i diktat arrivati dalla Cina. Oggi, invece, c'è un primato (in coabitazione con il Milan e in attesa della partita del Napoli) ma soprattutto numeri 'impressionanti' che testimoniano la bontà del lavoro di Simone Inzaghi.
L'Inter – ricorda il quotidiano sportivo – ha conquistato 13 punti: tre in più di quella dell'anno scorso “quando – si legge nell'articolo di Ancona – i nerazzurri condussero con uno scudetto in carrozza, per un girone di ritorno da padroni assoluti. Di questi tempi, però, c'era da inseguire“. Poi c'è il dato sull'attacco: anche senza Lukaku, i nerazzurri hanno segnato 18 reti dopo cinque giornate mentre con Conte si era arrivati a 13. Infine c'è il numero prodotto dal reparto difensivo: l'Inter, la scorsa stagione dopo cinque gare, aveva incassato otto gol. Quest'anno, invece, cinque.
Adesso la squadra di Inzaghi è chiamata a un'altra prova del nove: sabato (fischio d'inizio ore 18) a San Siro arriva l'Atalanta. La squadra di Gasperini, dopo un inciampo iniziale, sembra essere tornata quella degli anni scorsi.