Inter impressionante in casa con l’Atalanta: ma domani è un’altra storia

La partita di domani tra Inter e Atalanta, sarà un test particolarmente duro per la squadra di Simone Inzaghi, che vedrà di fronte un collettivo che sta riprendendo a macinare gioco e punti come ci ha abituato a fare, ed un allenatore, Giampiero Gasperini, che non ha mai visto di buon occhio la conclusione del suo rapporto passato con l’Inter. Una sfida insidiosa, dunque, anche se, vedendo i numeri in casa, l’Inter può sorridere dal momento che, negli ultimi 21 anni, l’Atalanta, a San Siro, è riuscita a sconfiggere l’Inter soltanto per tre volte: una il 7 aprile del 2002, quando Vieri non potè nulla ai gol di Sala e Beretta; la seconda il 7 aprile del 2013, in un pirotecnico 3-4 con le reti di Rocchi e doppietta di Alvarez per l’Inter, mentre Bonaventura e tre volte Denis per la Dea; l’ultima, infine, il 23 marzo del 2014 quando grazie alla doppietta di Bonaventura, i bergamaschi sbancarono San Siro, rispondendo alla rete di Icardi.

Per il resto lo score prevede soltanto tre pareggi e ben dodici vittorie. L’ultima, quella della passata stagione, in cui dopo un dominio Atalanta, l’Inter riuscì a mettere la testa fuori e a portare a casa i 3 punti con il gol di Skriniar in una partita che fu indicativa nella lotta scudetto. Ancor più clamorosa fu la vittoria interista del 2017, in cui i nerazzurri di Milano rifilarono addirittura sette gol alla squadra di Gasperini grazie alla tripletta di Icardi, alla doppietta di Banega e alla rete di Gagliardini, appena trasferitosi all’Inter proprio dall’Atalanta nel mese di gennaio. E come dimenticare la vittoria del 2010 utile a sugellare la vittoria del campionato che portò al Triplete. Una vittoria in rimonta, dopo che Tiribocchi aveva ammutolito San Siro, ma con Milito, Mariga e Chivu che riuscirono a ribaltare la gara. Vittoria importante fu anche quella dell’ultima giornata del campionato 2008/2009 che sancì l’ultima partita con la maglia dell’Inter di Zlatan Ibrahimovic, autore in quel caso di una doppietta che lo proclamò capocannoniere della Serie A, e con le altre reti di Cambiasso e Muntari e la doppietta di Doni e Cigarini per la Dea.

Tanti scontri significativi che hanno lasciato il segno, ma domani sarà un’altra storia. Perché l’Atalanta non vuole perdere terreno dalle prime posizioni e sta ritrovando la condizione atletica che l’ha sempre contraddistinta e che ne ha fatto le proprie fortune. Toccherà a Simone Inzaghi trovare le dovute contromisure, ma già l’anno scorso abbiamo visto che non sarà semplice.