Inter, che botto! L’annuncio: ‘Puntiamo al controllo della società ‘
Sono giorni e saranno settimane decisive per il futuro societario. Fra voci del fondo Pif e il progetto Interspac facciamo il punto della situazione
“L'ambizione, se si raccolgono abbastanza risorse, è quella di arrivare al controllo dell'Inter“.
Le parole, riportate anche quest'oggi (sabato 25 settembre) dal Corriere dello Sport, sono di Carlo Cottarelli: uno dei principali promotori del progetto Interspac, l'azionariato popolare che tanto infiamma il cuore dei tifosi nerazzurri. “Il nostro obiettivo – ha aggiunto l'ex direttore del Fondo Monetario Internazionale – è quello di rafforzare la società Inter. Il punto fondamentale è quanto riusciremo a raccogliere”. Il quotidiano sportivo fa sapere che la base di partenza stimata è di circa 150 milioni di euro. Cottarelli ha ammesso che ci sono difficoltà nel “coordinare un numero grande di persone nella gestione e nella governace del club alla creazione di un modello finanziariamente sostenibile”. Il Corriere dello Sport in edicola oggi, intatno, rivela che “ci sono voci in merito a 3-4 figure (il riferimento corre ai grandi sponsor 'dietro' il Bayern Monaco, ndr) pronte a intervenire ma che fino all'ultima fase dell'iniziativa resteranno nell'ombra“.
Nelle ultime ore non sono poi passate inosservate le parole vergate da Enzo Bucchioni nel suo editoriale per Tmw: “In pole position per l’acquisto ci sarebbe il fondo sovrano Pif dell’Arabia Saudita che ha in portafoglio investimenti per circa 400 miliardi di euro e che già nella primavera scorsa aveva avanzato la sua candidatura“. Bucchioni ha poi ricordato che “l’Inter ha già un debito di 275 milioni di euro contratto con il fondo americano Oaktree ed è evidente che nessuno mollerà agli arabi tanto facilmente, tanto più che investire nel calcio italiano in questo momento è visto dai fondi americani come una grande opportunità. Non è un caso che ieri un’altra società storica come il Genoa, la settima, sia finita nelle mani di 777Partners per una cifra vicina ai 150 milioni debiti compresi“.