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Inter, che serata! Lautaro da Oscar, Handanovic da panchina (?): le pagelle

L’Inter non va oltre il pareggio a San Siro, dando vita a una partita spaziale contro un’Atalanta mai doma: 2-2 il risultato finale. Le pagelle nerazzurre.

L'inter non va oltre il pareggio a San Siro, dando vita a una partita spaziale contro un'Atalanta mai doma: 2-2 il risultato finale. Lautaro inventa una magia e porta in vantaggio i nerazzurri, poi Malinovsky e Handanovic regalano il pareggio e il sorpasso ai bergamaschi. Barella ancora assist-man, Calhanoglu ancora grigio: le pagelle nerazzurre.

HANDANOVIC 5: La giocata migliore della partita? Non essere riuscito ad evitare il calcio d’angolo che poi ha permesso a Maresca di annullare il 2-3 atalantino. Per il resto, un paio di tiri battezzati fuori prima del tempo e una respinta centrale che ha permesso a Toloi di piazzare in rete la palla del vantaggio bergamasco nel primo tempo. Tanti errori, tanta confusione, tanta paura: vincere così è dura. PANCHINA?.

SKRINIAR 6: Serata dura in quel di San Siro, con clienti scomodissimi come Malinovsky e Zapata. Il buon Milan vince duelli a non finire, ma l’Atalanta ringhia forte da quel lato e lui si ritrova spesso ingabbiato. Nel complesso, una buona gara con qualche sbavatura. COMBATTENTE.

DE VRIJ 6: Stesso discorso anche per il difensore olandese, al quale va la gatta da pelare più dura della giornata: Duvan Zapata. Difficile poi impostare il gioco contro chi non ti dà il tempo di pensare, ma Stefan riesce quasi sempre ad uscirne bene. LUCIDO.

BASTONI 5,5: L’Atalanta spinge forte da quel lato e il numero 95 ne risente parecchio nel primo tempo. Non è serata per le scorribande offensive, meglio concentrarsi sulla fase difensiva. Nel secondo tempo fa spazio a Dimarco, sicuramente più offensivo del campione d’Europa. AFFATICATO.

DARMIAN 5,5: Non il solito Darmian, decisamente spento in fase di spinta e quasi mai in grado di dare una mano a Skriniar in fase di uscita e copertura. Merito sicuramente dei bergamaschi, ma l’ex United avrebbe potuto fare molto di più. SPENTO.

CALHANOGLU 5: Altra partita anonima dell’ex Milan, che continua a fare tutto bene tranne quello per cui è stato preso: aggiungere qualità in fase di spinta. Più volte sbaglia palloni banali potenzialmente molto invitanti per l’attacco nerazzurro. L’ingresso di Vecino revitalizza il centrocampo interista, e questo per Hakan non è un buon segno. JOKER.

BROZOVIC 6: Il sacerdote del centrocampo quest’oggi è costretto a predicare nel bel mezzo della marea bergamasca, con risultati altalenanti. Perde qualche pallone di troppo, alcuni potenzialmente fatali, ma riesce anche a trovare corridoi che noi umani non avremmo mai potuto vedere. Nel complesso, ancora una volta si conferma il volto dell’Inter. SACERDOTE.

BARELLA 6,5: Assist anche oggi per il nostro Barellino, che ormai ha deciso di fare un po’ di tutto in campo, dal regista al mediano, passando per la mezzala e il trequartista. Lui non si spegne mai, mentre qualche suo compagno di reparto continua ad andare a intermittenza. MOTORE.

PERISIC 6: Difficile spingere contro una squadra capace di punirti in ogni momento, meglio dunque evitare discese troppo frettolose. Un primo tempo a ritmi contenuti per Ivan il terribile, che poi nella ripresa alza i giri del motore facendo impazzire a più riprese la retroguardia avversaria. Unico appunto: qualche dribbling in più potrebbe provarlo con le sue qualità. DIESEL.

LAUTARO 7: L’attaccante più completo di questa Inter dopo l’addio di Lukaku, in grado di giocare con la fantasia della seconda punta ma trovando il gol con la tecnica del numero 9. La rete del vantaggio interista è da prima pagina dell’album Panini, ma la partita del Toro non si limita a questo. Pressing asfissiante, palloni recuperati, sponde e tanto altro ancora: questa squadra non può giocare senza il numero 10, anche perché è l’unico in grado di battere i calci di rigore…TORO

DZEKO 6: Il gol del pareggio lo salva dalle critiche, ma qualche appunto bisogna farlo. Tra gol e assist, nel primo tempo il numero 9 getta alle ortiche l’occasione di chiudere la partita, revitalizzando l’Atalanta. Ottimo il gol, ma all’Inter serve di più per vincere il campionato. STANCO?

Dalla panchina:

(Dal 57’) DUMFRIES 6,5: Tanta grinta, solite capacità nel dribbling e anche qualche pallone sbagliato di troppo. L’olandese entra nuovamente dalla panchina e ancora una volta cambia il volto alla squadra, che con lui in campo riprende il controllo della fascia destra. E’ ancora grezzo, ma forse Inzaghi potrebbe concedergli qualche minuto in più. SPINTA.

(Dal 57’) VECINO 6,5: Confermate le ottime sensazioni delle ultime uscite, l’uruguaiano sembra essere tornato quello dei bei tempi, in grado di dare maggiore peso in fase di spinta a tutto il centrocampo nerazzurro. La partita cambia con il suo ingresso in campo, e con un Calhanoglu decisamente spento presto potrebbe arrivare anche la titolarità. GRINTA.

(Dal 81’) SANCHEZ 6: Tanta frenesia, forse anche troppa. Alexis parte bene, ma si spegne nell’arco dei 15 minuti a disposizione. L’infortunio è alle spalle, manca la confidenza con il campo dopo tanto tempo fermo ai box. IMBOTTIGLIATO.

(Dal 57’) DIMARCO 6: Una partita da incorniciare, se non fosse per quel maledetto rigore finito sulla traversa. Da apprezzare comunque il coraggio per essersi preso la responsabilità in un momento delicato della partita. Per quanto riguarda il campo, la sensazione è che il suo piede illuminato non possa restare in panchina. SFORTUNATO.

(Dal 89’) SATRIANO SV