Inter, c’è un punto debole che “incoraggia” gli avversari
Dopo la gara casalinga di ieri contro l’Atalanta, andremo ad analizzare la prestazione di Samir Handanovic contro la Dea.
Se da un lato l'Inter vanta il miglior attacco del campionato con 20 gol all'attivo, dall'altro i 7 gol subiti in 5 partite devono senza dubbio far riflettere. E' vero, uno di questi è arrivato a partita praticamente conclusa (si tratta del gol della bandiera del Bologna nel 6-1 di San Siro di settimana scorsa), ma è altrettanto vero che certe disattenzioni in altri contesti possono costarti dei punti che possono rivelarsi pesantissimi.
Ed è così che bisogna necessariamente far riferimento all'incertezza di Samir Handanovic che ha favorito il raddoppio dell'Atalanta con Rafael Toloi. Ruslan Malinovskyi effettua un tiro potente ma piuttosto centrale da fuori area, e l'estremo difensore originario di Lubiana anziché respingere la palla verso l'esterno, la respinge verso il centro dell'area dove si ritrova l'oriundo che deve solo insaccarla in porta.
Un errore grossolano ed evitabile che gli è costato un 5 in pagella (leggi il resto delle pagelle di Inter-Atalanta qui) e un interrogativo piuttosto pesante: Handanovic merita di restare in panchina? Rispondere adesso può risultare rischioso, ma la cosa oggettiva è che gli avversari stanno notando le incertezze dello sloveno nei tiri da lontano, e la partita della Dea di ieri ne è la prova. Nonostante siano una squadra che non calcia molto da fuori, gli uomini di Gian Piero Gasperini ieri hanno effettuato ben 8 tiri da fuori su 22 totali.