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Inter, un pari pazzo e il paragone da ‘brividi’ con la Premier League

Un pareggio pazzo e che ha ricordato per molti aspetti una partita di Premier League, quello di ieri tra Inter ed Atalanta

'Un pari pazzo'. Così titola nel suo pezzo odierno per La Gazzetta dello Sport, Fabio Licari, dopo il pareggio pirotecnico per 2-2 tra Inter e Atalanta che, non solo ha lasciato in chi ha visto la partita tanti gol, ma soprattutto emozioni fino all'ultimo respiro della partita con il rigore fallito da Federico Dimarco e il gol annullato (giustamente) a Roberto Piccoli, dopo che la palla, nella precedente azione, aveva varcato la linea di fondocampo. Uno scontro a viso aperto tra due squadre che non si sono risparmiate e che, per tanti aspetti, ha ricordato una partita di Premier League per intensità ed occasioni.

“Un'Inter-Atalanta da Premier League– scrive il giornalista. “Quattro gol (anzi cinque), traverse, pali, doppio Var, e il pubblico come ai bei tempi. Un romanzo inglese emozionante, con qualche pagina scritta un po' di fretta, ma sempre con grande generosità e voglia di stupire: lo sceneggiatore si è divertito a inserire colpi di scena, buoni, cattivi, un po' di follia, e non ha mai giocato al risparmio chiudendosi in formule difensive. Sempre all'attacco. Il finale, se non lieto, è molto democristiano: 2-2. Poteva vincere l'Inter se il rigore di Dimarco non si fosse stampato sulla traversa. Ma lo stesso discorso vale per l'Atalanta: la moviola “retroattiva” nega a Piccoli una rete da centravantone di belle speranze qual è”.

Lo stesso Licari, poi, si concentra a fare un'analisi più puntuale alla gara dell'Inter: “Il primo tempo è tutto dell'Inter, impressionante per intensità e soluzioni tattiche, solo che è breve. Inzaghi fa il Gasp e lo aggredisce sul suo campo. Intanto con Darmian e Perisic tiene bassi gli esterni rivali, mentre Calhanoglu taglia il campo e disorienta le linee nemiche. Poi l'Inter chiama avanti l'Atalanta e, quando è lunga, la infila con entrate in velocità da dietro”.