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Inter, troppo poco! Skriniar dominante, ma gioca da solo: le pagelle nerazzurre

Shakthar-Inter, le pagelle nerazzurre: Skriniar tiene in piedi la baracca, mentre gli attaccanti falliscono l’appuntamento con il gol.

Torna la Champions League e anche l'Inter sembra essere tornata quella delle serate europee delle ultime stagioni, cioè prevedibile e terribilmente imprecisa sottoporta. Skriniar domani su ogni contrasto e consente alla squadra di portare a casa almeno il pareggio, mentre gli attaccanti steccano ancora una volta l'appuntamento con il gol: le pagelle nerazzurre.

HANDANOVIC 6: Partita da spettatore per il capitano, e non perché siano mancati i pericoli, bensì perché ci ha pensato sempre Skriniar a mettere una pezza nelle situazioni delicate. Parate non ne ha fatte, ma ha generato più volte ansia in noi tifosi in occasione delle mancate uscite sui cross avversari. BLOCCATO (SULLA LINEA DI PORTA).

SKRINIAR 7,5: La sensazione è che oggi lo Shakhtar abbia giocato in 11 vs 1, perché l’Inter odierna inizia e finisce con Skriniar. Dominante in difesa e decisivo in almeno tre occasioni; se i nerazzurri tornano a Milano senza gol subiti il merito è unicamente suo. Il nostro Milan oggi ha giocato come da calciatore campione d’Italia, a differenza di tutti gli altri. LEADER.

DE VRIJ 6: In affanno per tutta la partita, senza però concedersi sbavature al limite del fatale. Soffre a più riprese la garra dell’offensiva ucraina, ma riesce quasi sempre a metterci una pezza. Nel finale incorna una palla che sembra già dentro, ma il portiere Pyatov si inventa una parata che racconterà ai nipoti negli anni a venire. CONFUSO.

BASTONI 5,5: Decisamente impacciato per tutta la gara, cosa non da lui. A volte sembra spaesato, e lo Shakthar ne approfitta dando vita a vere e proprie scorribande su quella corsia. Decisamente un passo indietro per il numero 95, che in due anni e mezzo ad alti livelli ha collezionato pochissime insufficienze. AFFANNATO.

DUMFRIES 5,5: Primo tempo da solito trattore, per poi spegnersi completamente nella ripresa. La fase offensiva è tutto sommato promossa, ma quella difensiva è ancora troppo lacunosa. Serve equilibrio, altrimenti i rischi superano i benefici. IMPREVEDIBILE.

VECINO 6: Di difficile giudizio la prova dell’uruguaiano, finalmente titolare dopo gli ottimi spezzoni di gara in questo avvio di stagione. Riesce a tenere il passo dei velocisti ucraini, ma questo lavoraccio in fase di copertura non fa altro che disinnescarlo in fase di ripartenza. Sicuramente merita altre occasioni dal primo minuto, anche perché le alternative non stanno di certo brillando. RITORNO.

BROZOVIC 6: Il metronomo del centrocampo nerazzurro anche oggi è chiamato al difficile compito di dare ritmo e gioco alla squadra. Nel primo tempo ci riesce, seppur costantemente braccato dagli uomini di De Zerbi, e nel secondo? Nulla, perché Inzaghi opta inspiegabilmente per la sostituzione, con il risultato di spegnere completamente una squadra che già non brillava. Negli abbiamo visto tante Inter, e la sensazione è che senza il croato questa squadra non possa girare, a prescindere dagli altri interpreti. INDISPENSABILE.

BARELLA 6,5: Anche per lui partita a due facce. Nella prima frazione, complice la maggiore libertà, riesce a trovare gli spazi giusti per inserirsi e rendersi pericoloso, riuscendo anche a trovare una clamorosa traversa dal limite dell’area, che grida ancora vendetta. Nel secondo tempo invece si spegne col passare del tempo, soprattutto dopo la sostituzione di Brozovic, e non è un caso. VOGLIOSO.

DIMARCO 6: Sufficienza risicata per il giovane canterano interista, che oggi non ha di certo dato vita alla sua miglior prestazione. Gli spazi sono chiusi e lui non riesce quasi mai ad attaccare la fascia, in difesa invece annaspa in un paio di occasioni, rischiando anche di causare un rigore nella prima frazione. BLOCCATO.

LAUTARO 5,5: Poco, davvero poco per l’attaccante più importante della rosa nerazzurra. In area non è giornata, e allora prova a posizionarsi al limite per trovare dei palloni buoni da giocare, ma anche in questo caso con risultati altalenanti. Nella ripresa ha l’occasione (errore di Pyatov) di buttarla dentro, ma la spreca malamente. PREVEDIBILE.

DZEKO 5: L’occasione più importante della partita finisce sul suo piede destro nel primo tempo, ma incredibilmente Edin riesce a spedire in curva una palla a mezzo metro dalla porta. Impensabile sbagliare occasioni di questo tipo in Champions League. La miglior giocata della sua partita è un salvataggio (decisivo) in area nerazzurra. SCOORDINATO.

Dalla panchina:

(Dal 57’) CALHANOGLU 5,5: Ingabbiato per tutto il secondo tempo, negli ultimissimi minuti riesce a liberarsi per il tiro, ma lo cicca vistosamente. Una prova al limite della sufficienza, ma non di certo degna di nota. Serve ben altro per alzare il ritmo di questa squadra. IMPACCIATO.

(Dal 57’) CORREA 6: Entra al posto di Dzeko ma non si capisce esattamente dove giochi, di certo non in area di rigore, dove la postazione che spetterebbe al 9 è quasi sempre vacante. Si accende negli ultimi minuti, trovando anche un tiro miracolosamente ribattuto in corner. Questo Correa comunque è troppo poco, deve alzare il livello delle sue prestazioni. NASCOSTO.

(Dal 71’) SANCHEZ 5,5: Bello da vedere, ma a volte (in realtà spesso) dà vita a serpentine al limite dell’inutile, con le quali perde il tempo della giocata. Così come Correa, si accende intorno al 90’, quando ormai la partita era incanalata verso lo 0-0. FRIZZANTE.

(Dal 81’) PERISIC 6: Prova a dare la scossa sul lato sinistro, forse avrebbe meritato qualche minuto in più.

(Dal 81’) GAGLIARDINI SV