La Gazzetta dello Sport questa mattina ha fatto il punto sulla situazione economica dell'Inter.
Nella giornata di ieri il Cda ha approvato il bilancio, da cui si evince una perdita di 246 milioni di euro. Tuttavia il club sta correggendo il tiro. Sul fronte stipendi c'è un allineamento importante rispetto alla scorsa stagione, visto che sono state liquidate già le spettanze di luglio ed agosto. Inoltre ci saranno entrate garantite dal nuovo sponsor (30 milioni di euro circa) e dal logo. Non si può quindi parlare di soluzione definitiva, riporta la Gazzetta dello Sport, ma sicuramente la situazione è più rosea rispetto all'ultimo biennio.
Un miglioramento quindi, anche se è impensabile che si possa tornare alla luminosità dei primi anni di gestione Suning. Il gruppo cinese non può immettere capitali nel club. Ragione per la quale sarà ancora necessario passare per le cessioni dei pezzi pregiati della rosa. In questo modo le casse ne beneficeranno, ma, dall'altro lato, sarà complicato far sì che la squadra rimanga competitiva. La scena madre, continua la rosea, si è vista in estate, con gli addii di Conte, Lukaku e Hakimi. Queste operazioni hanno garantito entrate per 180 milioni di euro, di cui 60 di plusvalenza.
Della somma invece ricevuta in prestito da Oaktree, che ammonta a 275 milioni di euro, solo 80 sono finite nelle casse nerazzurre, mentre il resto è stato trattenuto dalla famiglia Zhang, impegnata in Cina in un'importante operazione di ristrutturazione aziendale. In sostanza una situazione in miglioramento ma ancora non risolta. Lo scenario visto nell'ultima sessione di mercato quindi sembra essere destinato a ripetersi, visto che la rinuncia a pezzi pregiati della rosa è l'unica strada al momento percorribile (data l'impossibilità per Suning di immettere capitali nelle casse dell'Inter). Resta da capire se tutto ciò non rappresenti la premessa per un'uscita di scena di Suning dal controllo della società.