Inter, mancano i dribbling! L’analisi dell’ex nerazzurro: “Serve coraggio”

Inter bella e concreta ma che un problema particolare nel saltare l'uomo. Classifica impietosa per dribbling realizzati. 

Un dato importante è quello di Shaktar-Inter. La squadra di Inzaghi ha completato soltanto due dribbling mentre gli ucraini di De Zerbi ben quindici. Differenza abissale, ma che non è una novità in casa Inter. Infatti se analizziamo nel dettaglio il dato sui dribbling, notiamo una cosa. I nerazzurri sono terz'ultimi nella classifica per dribbling realizzati a partita con 6,5. Parimerito con la Salernitana, solo Venezia e Fiorentina hanno fatto peggio. Ma non era da meno la squadra di Conte. Che lo scorso anno arrivò ultima in questa speciale classifica, nonostante la scorsa stagione ci fosse Hakimi. Adesso la scossa potrebbe arrivare proprio dal sostituto del marocchino, Dumfries, di cui abbiamo parlato in precedenza.

Uno che di dribbling se ne intendeva è Francesco Moriero, ex Inter e specialista nell'arte del saltare l'uomo. L'ex nerazzurro ha parlato di questo dato impietoso alla Gazzetta dello Sport. La sua teoria è che “Non è una questione di modulo, ma di caratteristiche della rosa”. Infatti secondo lui: “Dev’essere una cosa innata, bisogna avere più coraggio e volersi prendersi le responsabilità. Ma in generale nel calcio moderno l’uno contro uno è un aspetto che si tralascia un po”. L'ex Inter ha specificato come adesso si è più concentrati sulla tattica, i moduli ed il possesso palla. Sottolineando appunto la mancanza di calciatori capace di saltare l'uomo in Serie A. 

Secondo Moriero nel calcio, dovrebbero essere gli esterni a prendersi la responsabilità di saltare l'uomo. “Perisic e Dumfries hanno le caratteristiche per poterlo fare, ma evidentemente Inzaghi per la sua filosofia di calcio sta bene così: puntare molto sul dribbling è una carta in più che eventualmente un allenatore può giocarsi”. Infine ha sottolineato come Correa e Sanchez potrebbero aggiugenre imprevedibilità alla rosa. Morieri racconta che ai suoi tempi poteva contare su gente come Ronaldo, Zanetti e Recoba. Tutta gente fortissima nel dribbling, mentre ora l'Inter è più tattica e forte, anche senza gente come Lukaku, di cui vi abbiamo raccontato in uno dei nostri approfondimenti.