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Dzeko-Correa, il cambio della svolta. I numeri, agli antipodi, dei due

Grazie all’intuizione di mister Inzaghi i nerazzurri sono riusciti a ribaltare il Sassuolo e a guadagnare tre punti fondamentali prima della sosta.

DzekoCorrea: un cambio, mille significati.

Si potrebbe riassumere così, con queste parole, l'intuizione di mister Simone Inzaghi. Minuto '57, l'Inter è tornata dagli spogliatoio con un piglio diverso -rispetto alla prima frazione -, ma non è ancora abbastanza. Manca qualcosa. Manca incisività in avanti, manca la presenza in area ad infastidire Consigli, manca un uomo d'area. Bene: dentro Edin Dzeko, fuori Joaquin Correa. La partita cambia, radicalmente.

Il bosniaco ci impiega solamente '30 secondi prima di timbrare il cartellino e riportare in parità il match. Passano venti minuti, è il 78', ed eccolo guadagnarsi un calcio di rigore fondamentale riuscendo a scavalcare l'estremo difensore neroverde che lo atterra. Un impatto devastante, una seconda frazione di gioco agli antipodi di quella disputata dall'argentino ex Lazio. I numeri lo confermano.

Per il numero 19, sostituito poco dopo la ripresa, 57' minuti sul terreno di gioco con un solo dribbling riuscito – su due tentati – e nessun tiro nello specchio della porta. Venticinque tocchi del pallone ed una precisione dei passaggi pari al 50% che, insieme ai 10 possessi persi, vanno a caratterizzare negativamente la prova dell'argentino. Di tutt'altra tipologia e, rilevanza, i numeri del bosniaco (recupera qui le nostre votazioni “a mente fredda”)

Trentatré minuti, un gol ed un rigore procurato: cosa chiedere di più? Il numero 9, come detto al termine della partita: “Quando entri dei farlo al 100%” (leggi l'intervista completa), ha toccato 16 volte il pallone – solamente 9 in meno dell'argentino che però ha disputato circa 25 minuti in più – con una precisione pari all'88,9% e due passaggi chiave. Il bosniaco ha poi subito due falli, vinto quattro contrasti a terra e perso solo due volte il possesso. Per quanto riguarda le conclusioni ha centrato per due volte lo specchio della porta del Sassuolo. Inoltre, non va dimenticato, gli è stata annullata la gioia della doppietta per un leggero fuorigioco poco dopo il rigore realizzato da Lautaro Martinez.

Dzeko per Correa: Inzaghi e l'intuizione perfetta.