Federico Dimarco si è preso Inter e Nazionale.
Il terzino nerazzurro si sta, a poco a poco, consacrando ad altissimi livelli e se le sue prestazioni stanno convincendo Simone Inzaghi a farne un giocatore irrinunciabile (praticamente il primo cambio del tecnico nerazzurro). La cosa non è passata inosservata nemmeno agli occhi del ct della Nazionale Roberto Mancini che, a causa dell'infortunio di Matteo Pessina, ha deciso di convocarlo per la partita di Nations League contro la Spagna – qui trovate la notizia completa. Ma quella di Dimarco è una scalata che parte da lontano e che dimostra come anche chi fa la gavetta può raggiungere delle vette importanti se ci crede e se fa bene in tutte le sue esperienze.
Dopo essere fuoriuscito dalla Primavera nerazzurra, infatti, Dimarco si trasferì in Svizzera prima e poi all'Empoli, dove non riuscì ad esprimersi al meglio a causa di alcuni infortuni. Un po' meglio andò nella sua esperienza con la maglia del Parma in cui, ironia della sorte, firmò la sua prima rete in Serie A proprio a San Siro e proprio contro l'Inter. Ma la consacrazione vera e propria la ha avuta nei due anni a Verona con Ivan Juric che, oltre a renderlo presente in zona gol grazie al suo temibile sinistro, lo ha reso un giocatore universale per la fascia sinistra. Infatti, Dimarco, oggi, può ricoprire tutti i ruoli a sinistra, dal terzo di difesa, all'esterno di centrocampo, fino all'ala in attacco.
Un giocatore che è stato capace di reagire ai momenti no e fare tesoro di tutte le sue esperienze, fino a coronare il sogno di vestire la maglia nerazzurra e, da ieri, di essere convocato con la Nazionale maggiore. Un premio meritatissimo che deve essere solo un trampolino di lancio per lui che si sta lentamente consacrando come giocatore. Perchè Dimarco può essere davvero un giocatore importante sia per la sua Inter che per la Nazionale di Mancini, che tra l'altro, lo fece esordire in nerazzurro – clicca qui per saperne di più..