Il malcontento palesato pubblicamente da Sanchez ha lasciato strascichi nell'ambiente Inter.
Il cileno, che nelle scorse con un post social ha lamentato nemmeno troppo velatamente lo scarso utilizzo (leggi cosa è successo, clicca qui), è ora in bilico. Non può, ovviamente, esser piaciuta alla società l'uscita dell'ex Barcellona. Vero, Sanchez sta vedendo poco il campo, ma tra infortuni e prestazioni incerte, non ha quasi mai offerto garanzie né continuità.
La Gazzetta dello Sport parla oggi di scenari. “La gestione del cileno nei prossimi mesi non sarà delle più semplici. La gerarchia di Simone Inzaghi non è poi tanto diversa da quella di Antonio Conte. Un tempo il cileno aveva davanti la Lu-La, muro impossibile da scalare, ma adesso, oltre ai titolarissimi Lautaro-Dzeko, Alexis è chiuso pure dallo scalpitante Correa”. Insomma, il contesto sembra non aiutare. Sanchez – spiega ancora il quotidiano – non è contento del ruolo di quarta punta. Ma cosa succederà a gennaio? “Risparmiare sette milioni di stipendio sarebbe cosa assai gradita visto l’impatto impalpabile del numero sette sulle sorti della squadra, anche a costo di arrivare ad una risoluzione anticipata. I nerazzurri risparmierebbero sull’ingaggio, non aggiungerebbero minusvalenze (è arrivato nel 2019 a 0 euro) e, soprattutto, non perderebbero i vantaggi pregressi del Decreto Crescita, visto che il giocatore ha già passato i due anni necessari da queste parti”.
Dovesse partire Sanchez, l'Inter non si farebbe trovare impreparata: possibile l'entrata di una nuova punta, magari in prestito. La società – rivela il giornale – non si accontenterà della sola promozione di Satriano (la posizione del baby nerazzurro. Se non ora, quando? Leggi qui la nostra analisi).