Inter, Pif: la scelta del Newcastle (per ora) è un ‘avviso’ alla Serie A

Inter, Pif: la scelta del Newcastle (per ora) è uno 'avviso' alla Serie A. Il fascino della Premier League, attualmente, non è raggiungibile dal nostro campionato.

Nelle scorse ore è stato ufficializzato l'acquisto del Newcastle da parte del miliardario fondo saudita. Secondo il sito Goal.com, Pif “possiede una ricchezza netta di oltre 430 miliardi di euro, vale a dire 13 volte tanto quella di dello sceicco Mansour, proprietario del Manchester City, e addirittura 50 volte più ricco di Nasser Al-Khelaifi, presidente del PSG”. Insomma: sulla carta sono i nuovi 'padroni' del calcio mondiale. I tifosi dei Magpies, una volta diffusa l'ufficialità della cessione, hanno fatto festa. E hanno tutte le ragioni. Per esempio: la prima mossa dei sauditi potrebbe essere portare Antonio Conte in panchina per rilanciare la squadra che, attualmente, si trova in zona retrocessione. Qui potete leggere il nostro approfondimento.

In molti in queste ore si stanno chiedendo: “Perché proprio il Newcastle?”. La sua bacheca, per esempio, non è ricca come quella dell'Inter. Anzi. A parte che, come rivelato dalla Gazzetta dello Sport, la trattativa andava avanti da più di un anno, c'è forse anche un ragionamento 'più profondo' da compiere. Per ora Pif ha scelto la Premier League perché la Premier League è il campionato più bello (e ricco) del mondo. Quella che, fra la fine degli anni Novanta e l'inizio del nuovo millennio, era la Serie A. Ma, oggi, la Serie A vive un momento di 'declino': vuoi per la pandemia da Covid-19, vuoi per un impoverimento del tasso tecnico e vuoi anche per una serie di problemi 'strutturali' che vengono affrontati (per ora) solo a voce. Un esempio? Gli stadi di proprietà. Le proiezioni di un nuovo impianto a Milano, per esempio, porterebbero l'Inter a incassare (circa) 100 milioni di euro in più rispetto alle scorse stagioni. Non proprio le vecchie 'due lire e un peperone', insomma. La questione stadio va a braccetto con quella dei diritti Tv. Si pensi al dato che l'ultima della Premier League dello scorso anno ha incassato, numeri alla mano, più dell'Inter campione d'Italia. Quindi? Quindi è il momento che la Serie A intraprenda la strada della risoluzione dei tanti problemi e non si fermi al vecchio 'abbiamo deciso di non decidere'.

Questi dati non sono da non trascurare. 

Perché? Perché il calcio romantico risiede ormai solo nel cuore e nella testa dei tifosi. Il mondo è cambiato e il calcio è diventato soprattutto business. E anche dei super miliardari come Pif, ipotesi facilmente intuibile, non entrano nel calcio solo per 'passione' ma anche (e soprattutto) come investimento.