“Pif vuole l'Inter: sul piatto 1 miliardo per gli Zhang”.
È lo scoop pubblicato questa mattina, mercoledì 13 ottobre, dal quotidiano Libero. Qui trovate l'articolo. Ma che cos'è il Public Investment Fund che potrebbe 'stravolgere' il futuro dei nerazzurri? “Pif – scrive Libero – è un colosso con un fatturato di 500 miliardi di dollari al 2020. E se non bastasse la cifra a far capire la potenza del fondo presieduto dal principe ereditario saudita Mohammad bin Salam Al Saud, basta pensare che il fondo del Qatar, proprietario del Paris Saint-Germain, ha un fatturato inferiore di oltre 100 miliardi”.
Libero spiega poi che “l'acquisizione dell'Inter farebbe parte di un piano più ampio dei facoltosi arabi. La volontà di Pif, infatti, sarebbe quella di ripulire la propria immagine nel mondo, grazie ad una serie di investimenti tra Europa ed America. Il progetto prevederebbe una creazione di un network nel mondo del calcio con l'acquisizione, oltre che di Newcastle in Inghilterra e Inter in Italia, del Marsiglia in Francia e di un altro club in Brasile”.
Pif è stato fondato nel 1971 per finanziare progetti di importanza economica strategica. Pif è la principale linea di investimento del regno dell'Arabia Saudita. I suoi interessi spaziano dalla raffinazione del petrolio, ai fertilizzanti, passando per l'industria petrolchimica e l'elettricità. Dal luglio 2014, Pif può finanziare nuove iniziative all'interno e all'esterno del Regno Unito, indipendentemente o in collaborazione con il settore pubblico e privato, senza il preventivo consenso del Consiglio.
Libero, nel suo approfondimento di oggi, spiega anche come sia in corso una “rivolta in Premier League. I club inglesi si lamentano per l’operazione che ha portato il fondo saudita Pif ad acquisire il Newcastle e vogliono organizzare una riunione di emergenza per dare un segnale chiaro di quale sia stata la reazione da parte delle altre società all’affare. I club – si legge – hanno espresso preoccupazione per il fatto che il marchio della Premier League potrebbe essere danneggiato dall’ingresso in Inghilterra da parte del fondo saudita, considerando soprattutto che l’accordo eÌ€ stato aspramente criticato dai gruppi per i diritti umani, soprattutto perché Pif eÌ€ di fatto supervisionato dal principe ereditario Mohammed bin Salman”.