Inter-Sheriff: il retroscena fra Inzaghi e l’ossessione con Mourinho
Questa sera (martedì 19 ottobre) i nerazzurri giocano la partita decisiva per indirizzare il proprio cammino in Champions League
Inter-Sheriff: questa sera (martedì 19 ottobre) i nerazzurri si giocano la partita decisiva per inidirizzare il girone di Champions League.
“Non siamo all'ossessione che José Mourinho invocò alla vigilia della semifinale di ritorno di Champions a Barcellona nell'anno del triplete, ma poco ci manca. I blaugrana – scrive il Corriere dello Sport – volevano a tutti i costi la finale per alzare la coppa a Madrid, in casa dello storico 'nemico'. Adesso, molto più semplicemente, l'Inter cerca un passaggio agli ottavi di finale che l'ultima volta ha conquistato nel 2011-12, con Ranieri in panchina. Da allora tre partecipazioni alla fase a gironi con due terzi e un quarto posto, mentre in questa stagione zero successi (e gol segnati) dopo due turni”. Simone Inzaghi però non crede “che nello spogliatoio ci sia un blocco Champions perché – ha sottolineato ieri in conferenza stampa – contro il Real Madrid il risultato non è stato buono, ma abbiamo tirato 18 volte in porta, purtroppo senza mai segnare, mentre nella gara successiva di campionato (la goleada al Bologna) con 19 occasioni abbiamo fatto 6 reti”.
Intanto, nelle prossime ore, Inzaghi dovrà sciogliere i dubbi di formazione. A quanto si apprende, il tecnico starebbe seriamente pensando a tre mosse a sorpresa. La prima: l'impiego di Federico Dimarco fra i 3 di difesa al posto di Alessandro Bastoni. La seconda: l'impiego di Arturo Vidal, dal 1', al posto di Hakan Calhanoglu. E soprattutto la terza: in avanti, vicino a Lautaro Martinez, anziché Edin Dzeko potrebbe giocare Alexis Sanchez. In questo articolo ne parliamo in modo più approfondito.