Inter-Sheriff, le pagelle: Dzeko un fenomeno, Handanovic un disastro
Prima vittoria stagionale per l’Inter in Champions League, che contro lo Sheriff dà vita a una prova eccelsa e con poche sbavature. Le pagelle nerazzurre.
Prima vittoria stagionale per l'Inter in Champions League, che contro lo Sheriff dà vita a una prova eccelsa e con poche sbavature. Un 3-1 che avrebbe potuto essere decisamente più rotondo, ma l'importante era portare punti a casa. Dzeko in versione fenomeno, malissimo Handanovic, che adesso è un problema.
HANDANOVIC 4: Che l’Inter giochi bene o male ormai non fa quasi più differenza, in ogni caso il capitano riuscirà a trovare il modo di rovinare tutto. Contro lo Sheriff è riuscito nell’impossibile, prendere un gol da una punizione a oltre 30 metri di distanza. E poco importa che ogni tanto peschi una bella parata dal cilindro: una squadra come l’Inter non può permettersi di prendere gol, in tutte le partite o quasi, al primo tiro in porta subito. Nella serata delle 400 presenze in maglia nerazzurra, non possiamo fare altro che pensare al futuro. PANCHINA (?)
SKRINIAR 6,5: Serata da esterno d’attacco più che da difensore, agevolato da un’idea di gioco decisamente remissiva degli ospiti. Particolarmente attento sulle ripartenze dello Sheriff, che non sono mancate, riuscendo sempre ad arrivare in anticipo sulla palla. MURO.
DE VRIJ 7: Tanto spazio a disposizione per impostare questa sera, con uno Sheriff che non ha praticamente mai accennato una sorta di pressing. Partita difensivamente ottima, e nel momento più importante arriva anche la ciliegina sulla torta: il gol che mette in sicurezza il vantaggio nerazzurro. PILASTRO.
DIMARCO 6: Quest’oggi nel ruolo di terzo nella difesa a tre, il canterano nerazzurro dà vita a un’ottima prova anche in questa posizione più arretrata. A differenza di Bastoni copre meno, ma garantisce una capacità di spinta decisamente maggiore. La sua duttilità sarà una chiave per tutta la stagione. BOOST.
DUMFRIES 6: Fosse riuscito a capitalizzare almeno una delle mille occasioni capitate sui suoi piedi, il voto sarebbe stato sicuramente più alto. Tante cose buone, tra cui l’assist per il gol di De Vrij, ma la sensazione è che sia ancora in fase di ambientamento. Se riuscirà a recepire del tutto i dettami di Inzaghi ci sarà da divertirsi. RUGGENTE.
BARELLA 6,5: Grintoso come sempre, forse anche di più. La sua energia permette all’Inter di dominare in maniera totale a centrocampo, riuscendo spesso e volentieri a sfondare la prima muraglia difensiva dei moldavi. Meno incursioni in area rispetto al solito, ma solita partita da (candidato) pallone d’oro. POLMONE.
BROZOVIC 7: Il professore del centrocampo anche oggi ha messo in scena una lectio magistralis. Dotato di occhi anche dietro la testa, riesce sempre a smistare palloni con precisione millimetrica. Ormai uno dei migliori registi d’Europa, con pochi eguali in quel ruolo. PROFESSORE.
VIDAL 7,5: Ieri sera ha annunciato su Instagram che avrebbe visto il film “Il Gladiatore” per caricarsi, e ha funzionato alla grande. Il cileno ha dato vita a una partita da vero guerriero, lottando su ogni pallone e lasciando ai dirimpettai dello Sheriff solo le briciole. Con il gol del 2-1 poi è riuscito a rivitalizzare una squadra che iniziava a intravedere i soliti fantasmi. Uno dei giocatori che forse più è mancato l’anno scorso, e adesso sembra aver voglia di dimostrare tutta la sua forza. KING.
PERISIC 8: Non ha segnato, ma ha fatto tutto il resto. Ivan il terribile corre con la freschezza di un ventenne per tutta la partita, facendo letteralmente impazzire gli avversari. La supremazia sulla fascia è talmente totale che a tratti si improvvisa attaccante, finendo più volte in zona gol. Il croato è in scadenza, siamo proprio sicuri che sia saggio perderlo a zero per qualche annetto in più sulla carta d’identità? RAZZO.
LAUTARO 7: Ha cercato il gol in tutte le maniere, ma ha dovuto fare i conti con pali, traverse e uno stato di grazia del portiere moldavo. Il Toro lavora bene anche spalle alla porta, riuscendo in tante occasioni a far salire la squadra. L’Inter ha due grandi attaccanti, che sanno anche dividersi adeguatamente i gol. INFUOCATO.
DZEKO 8,5: Se solo fosse arrivato qualche anno fa come programmato, probabilmente è questo il pensiero di ogni interista. Il cigno bosniaco si rivela ancora una volta decisivo, sbloccando la partita con una girata al volo che meriterebbe qualche premio estetico. Una partita totale e perfetta a tutto campo, aiutando anche in difesa in caso di necessità. BOMBER.
Dalla panchina:
(Dal 56’) BASTONI 6: Entra nel momento di maggior pressione psicologica, con lo Sheriff propenso a mettere la testa fuori dalla propria area. Il ragazzino prodigio si conferma difensore eccelso, con la capacità inoltre di galoppare fino alla porta avversaria con estrema facilità. MATURO.
(Dal 75’) SANCHEZ 6: Entra e prova a inventare come lui sa fare, ma gli spazi stretti non lo aiutano a liberare tutto il suo estro. Sicuramente una buona prova del cileno, in vista dei tanti impegni è un ottimo segnale. RITROVATO.
(Dal 75’) GAGLIARDINI 6,5: Mica male il quarto d’ora finale del numero 5, che riesce a inventare un paio di occasioni potenzialmente letali per la difesa dello Sheriff. Seconda gara di fila per lui, e la sensazione è che possa ancora migliorare. IN CRESCITA.
(Dal 85’) SENSI 6: l’ennesimo ritorno in campo, accompagno sempre dalla speranza che si tratti di quello definitivo. Il giocatore lo conosciamo, e la sua tecnica pure: questa squadra avrebbe tremendamente bisogno del suo estro in questa stagione. RITORNO.
(Dal 85’) KOLAROV 6: Giusto il tempo di una sgroppata, a risultato ormai acquisito.