Inter news: il Var dà la 'mazzata' alla partita e dalla partita emerge l'urlo di Edin Dzeko.
L'eredità di Inter-Juventus si può riassumere così. Da una parte c'è l'ennesima discutibile applicazione del protocollo Var, dall'altra l'urlo di Edin Dzeko: “Mi davate del bollito? Guardate i miei numeri” potrebbe essere sintetizzato il pensiero che (quasi) certamente scorre nella mente del cigno di Sarajevo. D'altronde il derby d'Italia si fonda su questi due elementi. Il primo – il rigore assegnato al minuto numero 89 ai bianconeri – ha generato una notte di polemiche che – c'è da scommetterci – proseguirà anche nelle prossime ore. D'altronde la 'chiamata' dal Var ha dato la 'mazzata' su una partita che sembrava destinata a terminare 1-0 per l'Inter.
Durante la diretta post partita su Sky Sport, Paolo Di Canio ha letto il messaggio di un ex arbitro (di cui non fa il nome) “importantissimo, internazionale. Non può essere un contatto punibile con il Var. La tecnologia non deve andare a trovare il pelo nell'uovo, ma semplicemente correggere gli errori evidenti. E quello non lo è”. Questa mattina (lunedì 25 ottobre), il direttore del Corriere dello Sport ha titolato il suo corsivo 'Videokiller'. “Var vede, var non vede. Sia chiaro – ha scritto Ivan Zazzaroni – il 'rigorino' di Milano c'era”. Nell'articolo sono poi stati comparati questo episodio con quello di un fallo in caduta di Vina su Anguissa durante Roma-Napoli. “Due episodi del genere – ha sottolineaato il quotidiano sportivo – riaprono l'infinita discussione sull'impiego della tecnologia, sull'influenza dell'uomo sulla macchina e su troppe spiazzanti diversità. Temo che non ne verremo mai a capo: il calcio non riesce ad abituarsi a qualcosa e qualcuno che in passato non esisteva, a uno sport che ha perduto molte delle sue caratteristiche e oggi risulta realmente cambiato”. In questo articolo trovate il nostro approfondimento.
Il secondo pilastro di Inter-Juventus è l'ennesima, strabiliante prestazione di Edin Dzeko. Il cigno di Sarajevo ha segnato ancora – settimo gol in otto partite in questa Serie A -, ha offerto una prestazione sontuosa con buona pace di chi rimpiange Romelu Lukaku e di chi sosteneva (e ancora sostiene) che i nerazzurri abbiano acquistato un giocatore 'bollito'. Dzeko e Marcelo Brozovic, insieme a Ivan Perisic e Nicolò Barella, sono gli insostituibili della squadra di Simone Inzaghi. L'allenatore, ieri sera, ha – modesto parere di chi scrive – sbagliato il cambio fra Perisic e Denzel Dumfries. L'olandese non è ancora pronto per questo campionato e lo ha (purtroppo) nuovamente dimostrato. Brozovic 'va rinnovato' il prima possibile: l'attuale situazione economica dell'Inter non può essere una 'giustificazione' valida per perdere uno dei migliori centrocampisti (il migliore, forse?) del nostro campionato. E Perisic? Beh, Perisic in queste condizioni non va mai, mai tolto dal terreno di gioco.
L'Inter, ora, è a sette punti dalla coppia di testa composta da Napoli e Milan. Nelle ultime due partite di Serie A ha lasciato lungo il suo cammino 5 punti contro due squadre tutt'altro che imbattibili. La Lazio è infatti crollata a Verona e la stessa Juventus, ieri sera, è sembrata particolarmente 'bloccata' nei vari tentativi di arrivare al pareggio. L'Inter e Inzaghi devono migliorare. Il campionato, la corsa al secondo Scudetto non sono ancora perduti. Però ci vorrà più cattiveria là davanti perché là davanti, purtroppo, non basta solo Dzeko. Ci vorrà una gestione più attenta delle partite e poi i 'cambi' dovranno dimostrare di essere all'altezza della squadra campione d'Italia.
Infine bisognerà continuare a coltivare una speranza: che i vertici arbitrali facciano definitivamente chiarezza sul protocollo Var. Altrimenti…