Inter news: in un solo anno tanti volti nuovi ma gli stessi identici risultati.
In casa Inter, dallo scorso anno sono cambiate parecchie cose. Dall'addio di Conte, Hakimi e Lukaku, allo stop di Eriksen (troppo spesso sottovalutato in chiave tecnica) agli arrivi di Dzeko, Inzaghi e Calhanoglu. Tantissime cose sono diverse, eppure i Campioni d'Italia viaggiano alla stessa maniera della squadra vista lo scorso anno. Domani andrà in scena Inter-Udinese (QUI i convocati bianconeri) e ad oggi, i friulani rappresentano diversi passaggi chiave della storia recente nerazzurra. Tutto è iniziato dal match d'andata della scorsa stagione, uno 0-0 che non permette ai nerazzurri di sorpassare il Milan. Da li in poi però la svolta.
Arrivarono 11 successi consecutivi che travolsero i cugini rossoneri (battuti 3-0 nel derby) e di seguito misero un grosso punto esclamativo sul campionato. Fino alla festa del 23 maggio scorso, a San Siro, proprio contro i bianconeri di Gotti. Un 5-1 che travolse i friulani e la festa scudetto con i tifosi fuori da San Siro che esultano insieme all'Inter. Insomma, diversi punti chiave dei nerazzurri sono passati dalla sfida contro l'Udinese. Da quell'ultimo Inter-Udinese però sono cambiati tanti volti, ma alcune cose sono rimaste immutate. Come il 3-5-2 nerazzurro, tramandato da Conte a Inzaghi e soprattutto i punti dopo dieci giornate di campionato. 21 come l'anno scorso e con lo stesso bilancio: 6 vittorie, 3 pareggi e una sconfitta. Insomma, cambiano gli allenatori, ma i risultati rimangono invariati. Ma non è finita, addirittura l'ex tecnico della Lazio in Europa può fare meglio del suo predecessore. Se Conte al giro di boa in Champions aveva 2 punti lo scorso anno, Inzaghi se ne ritrova 4 e soprattutto con un match point importante contro lo Sheriff mercoledì.
In un anno tante cose sono cambiate e tante altre son rimaste invariate, adesso l'Inter punta a vincere il match di domani per mantenere la media scudetto e mettere pressione a Napoli e Milan. Di seguito le probabili formazioni della partita contro i friulani.