Sheriff Inter, è dominio nerazzurro. Brozovic divino, Sanchez arma in più
Rubrica ideata e curata dall’agente Fifa Sabatino Durante e dal giornalista Raffaele Garinella. Pelo e contropelo ai protagonisti nerazzurri
Netto, schiacciante, indiscutibile. Il dominio dell’Inter sullo Sheriff non ammette repliche.
I nerazzurri hanno palesato un complesso di superiorità arricchito da giocate importanti e condito da reti di pregevole fattura. Di Brozovic, Skriniar e Sanchez i gol che hanno riportato la squadra moldava sulla Terra. Inutile la marcatura di Traore a tempo praticamente scaduto. Gli avversari, forse obnubilati dal successo di Madrid, si erano illusi di poter aver la meglio anche sull'undici di Inzaghi. Illusioni, appunto. Il campo ha emesso un altro verdetto.
Primo tempo. È l’Inter che fa la partita. Brozovic detta i tempi, Barella lo assiste con costante corsa e Vidal si dimostra tatticamente saggio e perfetto per i palcoscenici prestigiosi della Champions. Dzeko sfiora il gol in ben due occasioni. La prima su calcio d’angolo calciato da Dimarco con il pallone che termina fuori di poco, mentre sulla seconda è monumentale Athanasiadis. Lo Sheriff non c’è e l’Inter è padrona del campo. Lautaro Martinez si costruisce una palla gol con un tiro a giro da fuori area che va a sbattere sul palo. L’unica pecca dei nerazzurri è quella di specchiarsi qualche volta in un possesso palla rallentato dalla poca spinta sugli esterni di Darmian – ammonito – e Dimarco. Si va al riposo con il rimpianto di essere ancora sullo 0-0.
Il secondo tempo. Inzaghi getta nella mischia Dumfries con l’intenzione di spingere maggiormente lungo la corsia esterna e di allargare il gioco. Passano nove minuti e Brozovic sblocca il match. Vidal vede il compagno e lo serve al limite dell’area. Brozovic si libera con una finta di due marcatori e trafigge Athanasiadis con un destro imprendibile. Lo Sheriff accusa il colpo mostrando una sterilità sia ideativa che pratica. Inzaghi richiama Dimarco ed inserisce Perisic perché la fase offensiva degli sceriffi è di plastilina. L’Inter domina e piazza il raddoppio. Brozovic batte un corner sul quale si fionda De Vrji. Athanasiadis è miracoloso sia sul colpo di testa del centrale olandese, sia su una prima ribattuta di Skriniar. Non può nulla sul nuovo tap in del difensore slovacco. Inzaghi concede minuti a Correa e Sanchez per Dzeko e Lautaro Martinez ed è proprio il Nino Maravilla a siglare il 3-0. L’attaccante cileno riceve palla da Brozovic, salta Dulanto e di destro batte Athanasiadis. Una mazzata strameritata per lo Sheriff, nonostante la rete di Traore che non serve ad addolcire l’amaro boccone. Vittoria fondamentale per l’Inter, al secondo posto nel girone e proiettata con pieno merito verso il passaggio del turno. Tutto si deciderà nella gara di fine novembre contro lo Shakhtar di De Zerbi.
Il simpatico buffetto. Brozovic è epico. Gol a parte – meraviglioso – il croato si conferma pedina imprescindibile per lo scacchiere di Inzaghi. Semplicemente divino. Urge rinnovo del contratto. Partita importante di Arturo Vidal e Nicolò Barella. Qualità e quantità per novantadue minuti. Chiusura con Alexis Sanchez. Quando il cileno si trova in uno stato di forma impeccabile ha pochi rivali al mondo.
Le rasoiate. Non benissimo Darmian e Dimarco. Entrambi avrebbero potuto sfruttare maggiormente il fondo ma si sono limitati alla sola fase di non possesso. Inzaghi li cambia per guadagnare profondità.