Inter, una sconfitta pesante può rappresentare un'opportunità nell'ottica di una crescita. Sembra essere questo il principio che sta seguendo la squadra nerazzurra dallo scorsa stagione.
La Gazzetta dello Sport in edicola questa mattina, venerdì 5 novembre, ha messo in risalto un importante parallelismo tra la squadra che Antonio Conte ha portato allo scudetto un anno fa e quella che oggi si trova sotto la guida di Simone Inzaghi. Il campionato 2020/2021 ha avuto il suo punto di svolta da quando i nerazzurri sono stati sconfitti dal Real Madrid in Champions. In quell'occasione lo spogliatoio ed il tecnico hanno avuto un confronto al termine del quale è stato stretto un patto. Si è scelto infatti di abbandonare le velleità legate al bel gioco e ad un'impostazione eccessivamente offensiva in favore di un assetto più basso e prudente.
In termini matematici si potrebbe dire che Il Real sta allo scorso anno come la Lazio a quello in corso. Il 3 a 1 inflitto dagli uomini di Sarri ha portato Inzaghi e i suoi giocatori alla consapevolezza di dover rivedere alcuni aspetti. Quella è stata la svolta, prosegue la rosea, in quanto tante cose sembrano essere cambiate. Ora c'è una maggiore attenzione alle marcature preventive, si è alzato il livello del possesso palla e si fanno scelte meno forzate. La linea del pressing è molto più bassa rispetto ai primi match. Tutto questo senza sacrificare eccessivamente la fase offensiva. Inzaghi inoltre sta trovando una risorsa importante nelle seconde linee, che rappresentano degli autentici titolari aggiunti, capaci anche di andare in gol contro qualsiasi avversario. Basti pensare ad esempio ad Alexis Sanchez,Joaquin Correa e soprattutto ed Arturo Vidal (che sta mettendo in difficoltà Inzaghi in vista di Domenica sera).