Inter news: il giorno del derby è arrivato e Lele Adani analizza vari aspetti della gara.
L'ex difensore di Inter e Fiorentina, oggi commentatore per Rai Sport, ha parlato a La Gazzetta dello Sport della partitissima di stasera tra la squadra nerazzurra di Simone Inzaghi e quella rossonera di Stefano Pioli – leggi qui le ultime di formazione delle due squadre. Una gara molto importante con tante chiavi di lettura in cui ha analizzato tanti aspetti, dagli attacchi, alle armi tattiche fino al peso della gara. Ecco le sue parole:
Sul grande ex Calhanoglu: “Vero, anche se con la Juve è entrato nell’azione del gol di Dzeko e Inzaghi l’ha forse tolto quando non doveva. Piuttosto mi concentrerei sul fatto che il Calhanoglu dell’Inter per ora non è al livello del Calhanoglu del Milan. Qui doveva raccogliere l’eredità tecnica di Eriksen, l’uomo delle giocate e delle pause di riflessione nell’Inter di Conte, ma sinora non ci è riuscito”.
Sugli attaccanti delle due squadre: “Ibra ha una classe da pallone d’oro e un carisma unico. Quando ci giochi contro ti condiziona sempre e comunque. Come caratteristiche, però, Dzeko è più fastidioso, perché ti porta più in giro per il campo e poi si butta dentro all’improvviso per attaccare la porta – a tal proposito, leggi qui le ultime sul duello tra i due attaccanti. Leao e Lautaro? Il portoghese ha già giocate da top club, ma deve dimostrare ancora di essere continuo. Da Martinez pretendo 20 gol a campionato: oggi ha ancora il difetto di spendersi troppo in corse generose, ma poco utili”.
Sulle armi tattiche: “L’impostazione da dietro dei tre centrali. Un’eredità importante lasciata da Spalletti prima e Conte poi. Il Milan potrebbe essere costretto ad alzare la pressione con il trequartista, Krunic o Diaz che sia, per forzare il recupero palla, obbligando così a catena uno tra Tonali e Kessie a prendere Brozovic, il fulcro del gioco nerazzurro. Risultato? Barella o Calhanoglu liberi poi di ricevere palla ai 40 metri rossoneri e creare scompiglio tra le linee”.
Sulle possibili svolte dalla panchina: “L’Inter ha qualcosa in più. Correa e Sanchez, che sono due titolari in più degli undici, possono spaccare la partita”.
Su chi ha più pressioni: “Direi per l’Inter. Perdere e scivolare a -10 sarebbe problematico”.