Inter, c'è un “giovanotto” sempre più garanzia.
Preciso, tecnico, prezioso. Arrivato l’anno scorso un po’ in sordina, Alessandro Bastoni ha dimostrato di non essere soltanto un giovane di belle speranze, ma un vero e proprio punto fermo di questa Inter. Un difensore moderno, che ama giocare la palla e riesce ad impostare in maniera corretta l’azione da dietro, cosa fondamentale nel calcio di oggi.
Impressionante quanto il calciatore sia migliorato nel giro di due stagioni. Anche in campo internazionale Basto non ha certo lasciato tremare le gambe, né in Champions né agli Europei vinti sotto la guida sapiente di Mancini. Ha dimostrato più volte di non andar mai in sofferenza, né contro avversari fisicamente probanti, né contro il prototipo dei “piccoletti” velocipedi.
Se c’è un punto su cui bisogna lavorare, ma su cui è cresciuto tanto, è la cattiveria in marcatura, cosa che potrebbe farlo diventare davvero uno dei difensori centrali più forti del futuro prossimo. Per lui si parla anche di uno sviluppo come terzino di contenimento in una difesa a quattro, un po’ come lo era Chivu nell’Inter di Mancini e Mourinho. Di sicuro c’è che Bastoni sarà un pilastro dell’Inter del futuro, come lo è già nel presente. Nel derby (da cui è uscito acciaccato, qui gli ultimi aggiornamenti) giocato ieri sera è probabilmente stato il migliore in campo. Mai in sofferenza né con Diaz né con Saelemaekers, bravissimo nell'impostare l'azione e spesso proteso in avanti con sortite offensive degne di un grande terzino. Tre salvataggi decisivi, 80% dei contrasti vinti, 83.3% di precisione nei passaggi e il 100% di tentativi di dribling andati a buon fine.
Inzaghi gongola ed è intenzionato a sua volta a puntarci, più sicuro che mai. Bastoni è oro, i nerazzurri se lo coccolano, in un periodo in cui leccarsi le ferite è davvero il minimo.