L’Inter è in corsa, ma qualcuno già sentenzia Milan campione. Si vedrà
Odi al Milan. Da più parti si leggono esaltazioni dell’undici di Pioli. Mai nessuno come te e, forse, mai più come te. Senza scomodare il grande Claudio Baglioni ed un romanticismo assolutamente fuori luogo, sarebbe forse molto più saggio ricordare Esopo e la celebre favola della lepre e della tartaruga. E allora scriviamolo chiaramente: l’Inter c’è. Eccome.
Anche durante lo scorso campionato il Milan di Stefano Pioli era davanti all’Inter. Un vantaggio di sei punti che i nerazzurri hanno recuperato alla grande, doppiando in corsa i cugini e finendo con l’umiliare il Diavolo come Beep Beep contro Willy il Coyote. Morale della favola: calma e sangue freddo. Il derby ha detto pari e patta. Risultato che, per le occasioni create, non corrisponde a verità. Il Milan ha rischiato di soccombere più volte. Calcio di rigore fallito da Lautaro – El Toro tornerà ad incornare gli avversari – salvataggio sulla linea su conclusione di Barella, ancora salvataggio su tiro di Vidal. Ci fermiamo qui, pur rammentando la conclusione di Saelemakers nel finale. Non siamo mica smemorati, ma è bene puntualizzare che dopo una partita disputata ad alta intensità l'Inter ha naturalmente, ed anche fisiologicamente, pagato la stanchezza nei minuti finali. Ci sta, dunque, subire una conclusione del Milan. L'altra l'ha creata la punizione di Ibrahimovic.
Il Milan è un’ottima squadra e lo sta dimostrando. Giusto riconoscere i meriti dei rossoneri. Pioli ha trasformato i suoi, mutandone identità tattica e psicologica, rafforzandone l’autostima. Ma non ha ancora vinto nulla. E non è detto che vincerà qualcosa. La loro speranza è quella di conquistare un trofeo. L’Inter è sempre lì, con lo scudetto sul petto da difendere e una squadra che di abdicare – statene certi – non vuole affatto saperne. C’è poi il Napoli, scomodo terzo incomodo – gioco di parole voluto – pronto a dare battaglia e guidata magistralmente da un maestro di calcio come Luciano Spalletti.
Self control, dunque. Parole di Nils Liedholm, musica di Raf Riefoli. Il campionato è lungo. Testa al Napoli, una squadra che può battere chiunque. Anche l'Inter. Inzaghi lo sa bene e preparerà al meglio questa ennesima delicata sfida.
Così è (se vi pare).