Inter Napoli – 4 giorni per scegliere tra destinazione paradiso e le fiamme sotto il solito calderone di polemiche invernali nel quale cucinare staff, squadra e dirigenza. Napoli e Shakhtar, soprattutto gli ucraini diranno chiaramente il ruolo dei nerazzurri nei prossimi mesi. Se in campionato potrebbe esserci ancora tempo per recuperare sulle due squadre di vertice anche se non dovessero arrivare i 3 punti contro i partenopei, In Champions mercoledì suonerà la campanella del (probabile) ultimo giro nell’Europa che conta.
Il tutto condito da suggestioni nuove e antiche, quella di Luciano Spalletti che torna nel catino che soffrì insieme a lui per due anni fino ad arrivare all’ultima di campionato contro l’Empoli per agguantare per la seconda volta il quarto posto all’ultimo respiro. E quella dello Shakhtar diventato lo spauracchio più strano per il mondo nerazzurro dopo tre inutili tentativi di abbattere il muro eretto davanti alla porta dagli uomini oggi di De Zerbi.
Inzaghi dorme poco da qualche giorno, l’ennesimo infortunio di Sanchez, quello di de Vrij, gli acciacchi di Lautaro, Dzeko e Bastoni gli tolgono il sonno e la tranquillità, l'undici da mandare in campo domenica sera presenta numerosi interrogativi (ne parliamo qui https://www.interdipendenza.net/internews/inter-napoli-ancora-due-dubbi-per-inzaghi-le-probabili-149769 ). Il Napoli arriva a Milano con la migliore difesa del campionato, l’Inter ha il miglior attacco ma i cerotti messi dai medici delle varie nazionali pesano parecchio.
96 ore in cui servirà una dose massiccia di motivazioni, applicazione, concentrazione e pure un po’ di fortuna per arrivare a giovedì prossimo con il sorriso sulle labbra.
96 ore però in cui i ragazzi di Inzaghi avranno dalla loro parte un alleato potente. In entrambe le occasioni nonostante le limitazioni imposte dalla pandemia, San Siro presenterà si presenterà con il cartello sold out ai botteghini. 57 mila tifosi sfideranno tutte le difficoltà di questo periodo per spingere i nerazzurri ad un doppio successo che potrebbe dare la svolta decisiva alla stagione. Il Meazza delle grandi occasioni, quello che mette le ali ai nostri, che intimorisce gli avversari , che brontola pure in qualche momento ma in pochi attimi torna a far ruggire ugole e sogni.
Ne ha vissute tante di sere importanti il vecchio San Siro, oggi le sue rampe vivono momenti difficili, strette tra le esigenze della modernità e quelle dei bilanci da rimpolpare. Napoli e Shakhtar non avranno appeal e blasone dei grandi club europei ma la gente dell’Inter ha chiara l’importanza fondamentale del duplice impegno. San Siro farà la sua parte, sarà uno spettacolo nello spettacolo come sempre, più di sempre, ai ragazzi spetta sfruttare questo atout.